Inaugurato in Francia il primo chilometro di strada solare

Il primo tratto di strada solare è stato inaugurato in Francia, su una strada dipartimentale della Normandia. È costato cinque milioni di euro.

Il primo chilometro di strada solare è stato inaugurato in Francia il 22 dicembre scorso. Si tratta di un tratto della strada provinciale che attraversa il comune di Tourouvre-au-Perche, in Normandia. Chi lo percorrerà, al posto dell’asfalto farà rotolare gli pneumatici su una distesa di pannelli fotovoltaici.

“La strada solare esempio di transizione energetica”

Il nastro della prima strada solare sul territorio transalpino è stato tagliato dal ministro dell’Ambiente Ségolène Royal, secondo la quale si tratta di “un esempio concreto di transizione energetica”, capace di garantire “crescita verde, creazione di posti di lavoro e innovazione tecnologica”. L’idea, in realtà, non è nuova: a lanciarla per prima fu, una decina di anni fa, una coppia di americani dell’Idaho, Scott e Julia Brusaw, che avevano creato la società Solar Roadways. Successivamente sono state realizzate numerose altre sperimentazioni, ma quello della Normandia rappresenta il progetto più esteso mai realizzato al mondo.

Strada solare Ségolène Royal
Il ministro dell’Ambiente francese Ségolène Royal. Il governo ha stanziato 5 milioni di euro per la realizzazione del primo chilometro di strada solare ©CHARLY TRIBALLEAU/AFP/Getty Images

A promuoverlo sono stati l’impresa Colas (gruppo Bouygues) e l’Istituto nazionale per l’energia solare, assieme all’università della Savoia. L’Infrastruttura è composta da 2.800 metri quadrati di pannelli fotovoltaici sotto forma di “piastrelle” incollate al suolo, rivestite con una speciale resina che consente loro di sopportare anche il peso dei Tir più grandi, garantendo al contempo la stessa aderenza dell’asfalto.

Ancora alto i costi rispetto al fotovoltaico classico

L’energia elettrica prodotta è quindi immessa direttamente nella rete di distribuzione locale: un solo chilometro di strada solare permette di coprire l’illuminazione pubblica di un paese di cinquemila abitanti. Il problema rimane però il costo: il sistema è stato studiato e realizzato grazie ad un finanziamento piuttosto oneroso, pari a 5 milioni di euro, stanziati interamente dallo stato francese.

 strada solare Francia
Il primo chilometro di strada solare è stato inaugurato in Francia il 22 dicembre ©Frederic Stevens/Getty Images

Il che significa che il progetto annunciato dal governo di realizzare mille chilometri di strade solari sul territorio nazionale imporrebbe un investimento di cinque miliardi di euro. Su questa base, i pannelli fotovoltaici installati sui tetti delle case o al suolo risultano ancora, ad oggi, decisamente meno cari. I promotori dell’iniziativa, in ogni caso, hanno già in cantiere un centinaio di piccoli progetti sperimentali, di cui la metà in Francia e il resto all’estero. E si dicono convinti di potersi avvicinare nei prossimi anni ai costi del fotovoltaico classico, al fine di poter commercializzare su larga scala il sistema.

Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.

Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.

L'autenticità di questa notizia è certificata in blockchain. Scopri di più
Articoli correlati
Finestre fotovoltaiche: cosa sono e a che cosa servono?

Le finestre fotovoltaiche sono delle finestre all’avanguardia, che convertono la luce del sole in energia elettrica. Esse sono dotate di strati sottili di celle fotovoltaiche integrate nel vetro. È proprio grazie a questa tecnologia avanzata che riescono a trasformare gli edifici che se ne dotano in fonti autonome di produzione energetica. Questo tipo di finestra

LifeGate e NeN unite contro le emissioni, grazie a Impatto Zero®

Compensare 500mila tonnellate di CO₂ grazie al progetto di LifeGate Impatto Zero®, “convertendole” nel sostegno a due iniziative volte a coprire il 100 per cento delle emissioni generate dal consumo di gas distribuito alle famiglie italiane da NeN: la prima, di accesso all’acqua potabile in Rwanda, la seconda, di adozione di tecniche sostenibili in agricoltura

Il settore eolico può creare 4 nuovi milioni di posti di lavoro entro il 2030

Il nuovo scenario imposto dalla crisi sanitaria dovuta al coronavirus ci ha già portato a riflettere su quale futuro vogliamo per il dopo. Complice una crisi economica che non risparmierà nessuno, da più parti si è lanciato un appello per una ripresa che sia quanto più possibile sostenibile e alimentata dalle rinnovabili. A ribadirlo, dopo