La crescita delle energie rinnovabili appare inesorabile. Non ci sono crisi che tengano. Né differenze legate al mix energetico del singolo paese. A dimostrarlo sono due casi molto diversi tra loro: quello della Cina, che proprio grazie alle fonti pulite ha potuto per la prima volta registrare un calo delle proprie emissioni di gas ad effetto serra. E quello della Francia, nazione che presenta un mix di produzione di energia elettrica ancora nettamente sbilanciato a favore del nucleare.
— l'Echo du Solaire (@lechodusolaire) June 3, 2025
Il consumo da fonti rinnovabili raggiunge il 33,9 per cento a livello nazionale
Nel 2024, oltre un terzo di quanto consumato nella nazione europea (il 33,9 per cento) è stato prodotto proprio grazie a solare, eolico e idroelettrico. Un risultato mai raggiunto in precedenza, con una crescita eccezionale pari all’anno precedente, che ha sfiorato il 10 per cento, secondo quanto indicato in un rapporto, intitolato “Panorama dell’elettricità rinnovabile” e pubblicato dal Syndicat des énergies renouvelables, che cura gli interessi della filiera, dall’agenzia dei distributori Opérateur de réseaux d’énergie, assieme ai gestori della rete Enedis e Rte.
Complessivamente, lo scorso anno la produzione di energia da fonti rinnovabili, tenuto conto anche di quella che è stata esportata dalla Francia, ha raggiunto i 148 terawattora (TWh). Per avere un termine di paragone, il nucleare, che esiste dagli anni Settanta del secolo scorso, ha raggiunto i 361,7 TWh lo scorso anno e soltanto i 279 TWh nel 2022.
“La crescita trainata da solare e idroelettrico”
“La rapida crescita è largamente trainata dall’aumento costante della produzione di elettricità rinnovabile a partire dall’energia solare e da un forte incremento della produzione idroelettrica”, si legge nel rapporto. Le due fonti citate hanno registrato infatti, rispettivamente, crescite del 10 e del 27 per cento. Spinte anche dal grande consenso popolare: una schiacciante maggioranza della popolazione francese sostiene le rinnovabili e ne chiede un maggiore sviluppo, secondo un sondaggio dell’istituto Ifop.
[#EnR] "Que veulent vraiment les Français" en matière d'#énergie ? Loin du brouhaha des réseaux sociaux, les Français sont très majoritairement favorables aux énergies #renouvelables et souhaitent accélérer leur déploiement.
— France renouvelables (@f_renouvelables) June 2, 2025
Per quanto riguarda la capacità installata, la filiera idroelettrica risulta seconda in Francia, con 25,7 gigawatt, subito dietro al nucleare, che raggiunge i 61,4 gigawatt. La produzione legata al moto dell’acqua ha così potuto coprire il 15,8 per cento del consumo nazionale. Ad essa si aggiungono l’eolico terrestre con il 9,6 per cento e il solare con il 5,7 per cento. E non si può ancora contare sull’eolico flottante, i cui impianti sono ancora in fase di costruzione: tale fonte per ora vale meno di un punto percentuale, ma potrebbe garantire ulteriore spinta alla crescita delle rinnovabili.
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