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Dal 2018 si celebra la Giornata mondiale della bicicletta. Ce ne parla Pinar Pinzuti, attivista che quest’anno ha ricevuto il premio dall’Onu per la promozione della bici.
Il 3 giugno si celebra la Giornata Mondiale della Bicicletta istituita nel 2018 dalle Nazioni Unite, con una risoluzione che ha visto il voto favorevole di tutti i 193 membri. Come a dire che la bicicletta mette tutti d’accordo: unica, longeva e versatile, rappresenta infatti un mezzo di trasporto semplice, economico e sostenibile che tutela la salute dell’ambiente e quella degli esseri umani. Non da ultimo, è uno strumento fondamentale per contrastare la crisi climatica e un mezzo di trasporto strategico che agevola l’accesso all’educazione, alla salute e allo sport. Insomma, è simbolo di benessere a tutte le latitudini del pianeta.
Di questo parliamo con Pinar Pinzuti, attivista che quest’anno ha ricevuto l’importante premio che l’Onu assegna alle persone che si sono distinte a livello mondiale per la diffusione dell’uso della bicicletta. Questo riconoscimento speciale è stato conferito nel corso degli anni a personaggi di spicco, come Peter Sagan, Ernesto Colnago e Claudia Lopéz, sindaca di Bogotà.
Pinar Pinzuti nace in Turchia 43 anni fa e, dopo aver vissuto in Germania, nel 2016 si trasferisce a Milano dove lavora per l’azienda Bikenomist. Le piace definirsi come “Cycling Brainwasher“, ovvero una persona che attraverso la bicicletta cerca di cambiare la testa della gente. Cerca quindi ogni modo possibile per stimolare le persone a utilizzare la bici come mezzo di trasporto e per inserire la bicicletta nell’agenda politica delle amministrazioni pubbliche. Si occupa di progetti di comunicazione di cicloturismo e di eventi, come la neonata Fiera del cicloturismo di Milano di cui è la direttrice.
Quest’anno ha ricevuto il premio dalle Nazioni Unite per il movimento internazionale Fancy Women Bike Ride che coordina insieme all’amica Sema Gur. Si tratta di un’iniziativa spontanea nata dal basso dieci anni fa a Smirne, in Turchia, e che nel tempo ha portato in sella le donne di tutto il mondo. La Fancy Women Bike Ride si volge durante la terza domenica di settembre e consiste in una pedalata di una manciata di chilometri.
È una parata colorata che procede lentamente nelle vie dei centri urbani di solito intasate dal traffico delle auto. Il senso dell’iniziativa è quello di rivendicare maggiore visibilità per le donne all’interno della società e anche lungo le strade delle città, chiedendo più sicurezza. Una manifestazione creata dalle donne per le donne, in cui si uniscono persone di diversa cultura e estrazione sociale, per ribadire che le due ruote non appartengono solo a chi ha il pallino della competizione. L’anno scorso la pedalata ha coinvolto oltre 150 città in 30 paesi, dalla Francia all’Australia. Quest’anno l’appuntamento è per il 18 settembre.
Pinar, perché secondo te la Giornata mondiale della bicicletta è importante?
Le giornate internazionali delle Nazioni Unite sono occasioni per educare il pubblico su questioni di interesse, per mobilitare la volontà politica e le risorse per affrontare i problemi globali e per celebrare e rafforzare le conquiste dell’umanità. Ogni giornata internazionale offre a molti attori l’opportunità di organizzare attività legate ai vari temi, come quelli della Giornata mondiale degli uccelli migratori o la Giornata mondiale degli oceani. Secondo me possiamo abbracciare la Giornata mondiale della bicicletta come un potente strumento di advocacy. Per questo motivo i ciclisti e anche i non ciclisti dovrebbero unirsi per celebrarla. Il messaggio principale è che la bicicletta appartiene e serve a tutta l’umanità.
Ci consigli un modo per festeggiare questa giornata?
L’Onu ha riconosciuto che la bicicletta stimola la creatività e l’impegno sociale e offre al suo utilizzatore una coscienza immediata dell’ambiente locale. Possiamo essere anche noi creativi con la celebrazione. Io propongo per esempio di andare al lavoro o a scuola in bicicletta e pubblicare lo spostamento sui social con l’hashtag #worldbicycleda. Oppure potete offrire il vostro tempo libero a un amico per fare un giro in città, aiutandolo a prendere confidenza con il traffico. Un’altra idea per celebrare la Giornata mondiale della bicicletta è quella di fare pressione sul governo locale per migliorare la mobilità ciclabile e pedonale nella vostra città.
È chiaro che è un’iniziativa che può coinvolgere chiunque, anche chi non va in bici. Le comunità prospereranno, le persone godranno di una salute migliore e l’ambiente prenderà una piega migliore quando la bicicletta sarà al centro dell’attenzione pubblica.
Cosa rappresenta per te il premio World Bicycle Day ricevuto dall’Onu?
Quest’anno io e Sema Gur abbiamo ricevuto il premio delle Nazioni Unite per il movimento globale Fancy Women Bike Ride. Sono molto felice di questo riconoscimento ma il premio più bello sarebbe che tutte le città del mondo si impegnassero a realizzare almeno una giornata all’anno in cui le strade fossero libere dalle auto, per permettere ai cittadini di ogni età di vivere in prima persona gli spazi delle proprie città in armonia e comunione. Considerando anche le sfide energetiche che ci troviamo ad affrontare, sarebbe un passo fortemente auspicabile.
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