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Digital News Initiative: Google finanzia nove progetti italiani per 1,5 milioni di euro. C’è anche Babelee.
Google ha annunciato il secondo round di finanziamenti del Fondo per l’innovazione della Digital News Initiative. 150 milioni di euro che Big G mette a disposizione per dar vita a nuovi modi di pensare l’informazione e dare alle organizzazioni europee di ogni dimensione, in questo ambito, la possibilità di provare qualcosa di nuovo, di sperimentare e innovare nel digitale. I finanziamenti, che ammontano a di 24 milioni di euro, riguardano 124 progetti in 25 paesi europei.
Big G ha ricevuto più di 850 candidature da 25 paesi e dei 124 progetti finanziati finora, 43 si sono distinti per spirito di collaborazione e partnership. Tra i 30 progetti selezionati per il finanziamento di tipo Large, 15 sono collaborativi.
È da un anno che il team di Google si confronta, studia, analizza, incontra migliaia di interlocutori ambiziosi: redazioni, singoli, editori tradizionali, startup e rappresentanti del mondo accademico, scoprendo la sorprendente ricchezza di ricerca e sviluppo che c’è in tutto il settore dell’informazione.
Con i finanziamenti appena annunciati, il Fondo per l’innovazione della Digital News Initiative ha distribuito sinora 51 milioni di euro.
Babelee, un’innovativa piattaforma che permette – attraverso l’Intelligenza artificiale – di realizzare video automatici partendo da contenuti giornalistici, ha ottenuto dal Digital News Initiative Innovation Fund di Google un finanziamento a supporto dello sviluppo.
Messa a punto dalla startup milanese LittleSea, Babelee consente ai giornalisti di potenziare i loro articoli tramite la generazione automatica di video correlati capaci di rendere ogni articolo scritto più coinvolgente, impattante e immediato. Il supporto della Digital News Initiative consentirà al progetto di entrare in una nuova, e più ambiziosa fase di sviluppo e di entrare in contatto con nuovi network di relazioni e collaborazioni, come per esempio LifeGate con cui è già attiva la collaborazione.
Il nome deriva dalla crasi tra Babele, ossia il concetto di congestione per antonomasia, e il cognome di Tim Berners-Lee, l’inventore del World Wide Web: un nome, quindi, che vuole essere un omaggio alla dimensione digitale che accoglierà i video di Babelee.
Dietro la piattaforma c’è un mix di tecnologie di intelligenza artificiale, in fase di brevettazione, che spaziano dal machine learning, al cloud computing fino alla programmazione per video composing e delivering e consentono – a costi estremamente competitivi – di veicolare video ai massimi standard professionali.
“Permettiamo a chiunque scriva news di creare contenuti nuovi con pochi clic e partendo da un solo singolo articolo – spiega Francesco Piccolomini Bandini,Ceo di LittleSea -. Nel futuro della rete, e in parte già nel suo presente, i video rappresentano la modalità di comunicazione più efficace e noi, con Babelee, mettiamo questa modalità di comunicazione a disposizione di tutti i giornalisti”.
“Inoltre – prosegue Piccolomini Bandini – siamo convinti che Babelee possa aiutare tutti quei freelance che oggi si confrontano con un mercato editoriale che non ha ancora trovato il modello di business corretto per valorizzare la qualità dell’informazione giornalistica. Con la nostra piattaforma diamo a tutti i freelance la possibilità di monetizzare non più solo dall’articolo ma anche dai video prodotti per esso”.
“Siamo davvero felici e soddisfatti per il supporto ottenuto dal DNI Innovation Fund di Google – conclude Andrea Basso, Cto di LittleSea. Ora entreremo nel vivo di quello che le nuove tecnologie cognitive permettono di fare anche nel campo dell’informazione e della comunicazione’digitale.
Tra gli altri vincitori, Corriere della Sera, La Stampa digital, Le Temps SA (Svizzera), Spiegel Online (Germania). La lista completa dei progetti a cui è stato offerto un finanziamento ad oggi è consultabile su digitalnewsinitiative.com.
Il Fondo è una delle attività della Digital News Initiative, che oggi si riunisce a Berlino per la sua conferenza annuale. La Digital News Initiative conta oggi più di 180 membri che operano nell’informazione in tutta Europa e si focalizza su tre pilastri principali: sviluppo di prodotto, ricerca e formazione e finanziamento di approcci innovativi al giornalismo attraverso il Fondo.
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