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La startup AcquaMente sviluppa soluzioni tecnologiche avanzate per il risparmio e la gestione sostenibile di una risorsa sempre più scarsa e preziosa.
L’acqua è una risorsa preziosa. Sembra una fase fatta, invece basti pensare che solo il 2,5 per cento dell’acqua sul nostro pianeta è dolce e solo lo 0,03 per cento è facilmente accessibile per l’uomo. Negli ultimi anni gli effetti dei cambiamenti climatici stanno avendo un impatto sempre più deciso sulla disponibilità di risorsa idrica. Nel 1900, a fronte di una popolazione mondiale di 1,5 miliardi di persone e di una superfice dei ghiacciai di 10 milioni di chilometri quadrati, il consumo di acqua potabile si attestava sui 600 miliardi di metri cubi l’anno; un quantitativo salito oggi fino a 5.500 miliardi di metri cubi annui, con una popolazione mondiale aumentata fino a 8,7 miliardi di persone e, al contempo, una riduzione del 25 per cento della superfice dei ghiacciai.
Non a caso, l’Agenda 2030 dell’Onu punta – con l’Obiettivo 6 – a garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e delle strutture igienico-sanitarie. In Italia, invece, il decreto legislativo n. 152/2006 disciplina l’uso efficiente dell’acqua in tutti i settori industriali, prevedendo sanzioni per le aziende che non rispettano i limiti di consumo. A queste nuove esigenze punta a fornire una risposta AcquaMente, una startup specializzata nello sviluppo di soluzioni tecnologiche avanzate per il risparmio e la gestione sostenibile dell’acqua. Frutto della collaborazione fra un gruppo di esperti con una lunga carriera nei settori industriale e finanziario, questa realtà offre dispositivi e sistemi innovativi per ottimizzare l’uso delle risorse idriche nelle imprese.
Controllo e risparmio dei consumi idrici sono le due direttrici principali lungo le quali si sviluppano le tecnologie proposte da AcquaMente, dall’installazione di sensori intelligenti per il monitoraggio e il controllo dei flussi idrici a quella incentrata sulla nebulizzazione dell’acqua: utilizzando solo 100 ml di acqua, questa tecnologia permette un profondo processo di pulizia e sanificazione e un risparmio certificato di acqua rispetto a dispositivi tradizionali. Si tratta di soluzioni che coniugano la sostenibilità ambientale con l’ottimizzazione delle risorse idriche, permettendo alle aziende che le adottano di trarre importanti benefici in termini di risparmio economico e di realizzazione dei propri obiettivi di sostenibilità.
La startup si è dotata di una struttura di ricerca e sviluppo. L’idea di fondo è quella di coniugare i processi creativi che ci concentrano sulle comuni azioni quotidiane con la conoscenza dei materiali, delle tecnologie di fluidodinamica, delle biotecnologie e delle reti di telecomunicazione e trasmissione dati. L’obiettivo è quello di aiutare le aziende a raggiungere i propri target di sostenibilità, fornendo soluzioni che riducono l’impatto ambientale e migliorano la responsabilità sociale dell’impresa. Ridurre i consumi idrici consente infatti di migliorare l’efficienza operativa, abbattendo i costi e risparmiando energia. Così facendo le aziende possono dimostrare il proprio impegno per la sostenibilità, differenziandosi sul mercato e avvantaggiandosi quindi anche in termini di competitività.
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