La Cop16 sulla biodiversità si conclude con pochi passi avanti. Cosa resta, al di là della speranza?
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Una nuova ricerca pubblicata sulla rivista American Journal of Primatology ha documentato una nuova variante comportamentale negli scimpanzé.
La straordinaria intelligenza delle scimmie antropomorfe e in particolare l’impiego di strumenti da parte degli scimpanzé (Pan troglodytes), sono ormai comunemente accettati e non ci sorprendono quasi più. Questi primati, il cui dna differisce meno del 2 per cento dal nostro, non si limitano a cercare utensili per occasioni specifiche, a volte addirittura se li costruiscono appositamente e imparano uno dall’altro a realizzare e utilizzare utensili, questo permette loro di affinare gli strumenti nel corso di varie generazioni. Gli scimpanzé manipolano bastoncini per renderli adatti a catturare formiche e termiti nelle loro tane, o “raccolgono foglie fresche per trasformarle, masticandole, in una massa spugnosa capace di assorbire acqua da un buco in un albero”, racconta il primatologo olandese Frans de Waal.
Le capacità cognitive sono necessariamente legate all’ecologia degli animali e l’utilizzo di determinati strumenti può variare a seconda dell’habitat. Nel 2010 un team di primatologi dell’Istituto Max Planck di antropologia evolutiva avviò il Pan African Programme: The Cultured Chimpanzee (PanAf), programma per analizzare e comprendere le differenze nei comportamenti delle popolazioni di scimpanzé africane, ancora poco studiate.
https://www.youtube.com/watch?v=lHz4i1KBr54
Questo studio ha rivelato una nuova variante comportamentale che non era ancora stata documentata, in Guinea diversi scimpanzé sono stati osservati pescare alghe con appositi strumenti. “Nella foresta di Bakoun scimpanzé di ogni età, sia maschi che femmine, sono stati osservati pescare verdi alghe da fiumi, torrenti e laghetti con lunghi bastoni e ramoscelli che vanno da 1,2 pollici (9 centimetri) fino a 14,1 piedi (4,31 metri) di lunghezza”, hanno riferito i ricercatori.
Grazie alle fototrappole installate in undici siti differenti, i ricercatori hanno scoperto che la pesca delle alghe si è verificata spesso durante la stagione secca. “Riteniamo che le alghe forniscano un importante vantaggio nutrizionale per gli scimpanzé a Bakoun, soprattutto durante la stagione secca”, ha dichiarato uno degli autori dello studio, Christophe Boesch, direttore del dipartimento di primatologia dell’Istituto Max Planck di antropologia evolutiva. La mente di questi animali straordinari, così simili a noi, non può che regalarci ancora nuove sorprese (e insegnarci qualcosa sui primordi della nostra specie) se smetteremo di sottovalutarla, ricordando che, anche se l’uso di utensili da parte degli scimpanzé può sembrare primitivo, è in realtà molto avanzato, poiché utilizzano le sole risorse di cui dispongono nella foresta.
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