All’1:30 circa (ora locale) del 26 marzo, una nave mercantile ha urtato il ponte Francis Scott Key di Baltimora, facendolo crollare.
HandUp, il social media al servizio dei senzattetto di San Francisco
Grazie a un’efficiente piattaforma tecnologica, HandUp mette in contatto senzatetto e potenziali donatori che pagano per specifici prodotti e servizi come gesto di solidarietà.
“La povertà non colpisce solo i paesi in via di sviluppo, ma tutto il mondo”, ha affermato Rose Broome, cofondatrice e amministratrice delegata di HandUp al New Cities Summit del 2015, il più importante evento mondiale sullo sviluppo urbano, organizzato dalla New Cities Foundation a Giacarta.
Se dire che la povertà è presente ovunque può sembrare scontato, il problema è che spesso si tende a sottovalutarla. Se chiedessimo a qualcuno di pensare alla povertà nel mondo ci sono più probabilità che questo si immagini persone che frugano nella spazzatura in una bidonville di un paese in via di sviluppo piuttosto che negli Stati Uniti d’America.
Eppure Rose Broome, che vive a San Francisco, ha ammesso di sentire tutte le sere davanti a casa sua alcune persone scavare nei cassonetti dell’immondizia alla ricerca di cibo e di oggetti da riutilizzare.
Infatti ha dichiarato che ogni anno 3,5 milioni di americani provano l’esperienza di vivere per strada e 46 milioni hanno un reddito che li pone al di sotto della soglia di povertà.
Broome si è resa conto della gravità della situazione e, desiderosa di fare qualcosa per aiutare questa gente, ha avuto l’idea di progettare un sistema che sfrutta il potere della tecnologia e delle relazioni umane per mettere fine a questa condizione. Così è nata HandUp.
HandUp è una piattaforma tecnologica che permette di fare donazioni ai senzatetto e di scambiare messaggi con loro come dimostrazione di affetto. I potenziali donatori possono dare un’occhiata alle diverse pagine profilo dei senzatetto, leggere le loro storie, conoscere i loro progetti di vita e come sono arrivati ad essere senzatetto, vedere un video profilo e capire per quale motivo hanno bisogno di soldi.
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Marvin è un membro di HandUp. Vive per le strade di San Francisco, dove è conosciuto come il campione di scacchi. Quando i suoi compagni di liceo hanno saputo della sua situazione hanno deciso di raccogliere un po’ di soldi per aiutarlo su HandUp, raggiungendo la cifra di 5.000 dollari in una settimana. Marvin è così riuscito a trovare un alloggio temporaneo e a entrare in contatto con servizi urbani che non sapeva neanche esistessero. A partire dall’anno scorso Marvin ha un alloggio fisso e si è lasciato la strada alle spalle dopo 25 anni.
I bisognosi di solito vengono a conoscenza di questa iniziativa tramite il personale di ong locali. HandUp mette a disposizione il software, mentre le organizzazioni partner hanno il compito di comprare gli oggetti o i servizi richiesti dai senzatetto.
HandUp dà voce alle persone bisognose. Per loro la piattaforma è uno strumento di sostegno, di speranza che li mette in contatto con persone solidali. In quasi un anno e mezzo più di 720 mendicanti sono stati aiutati e duemila desideri sono diventati realtà. HandUp sarà presto disponibile in altre quattro città americane.
“Dobbiamo cominciare a pensare in grande alla diversità e alla povertà come facciamo quando parliamo di guidare un’auto e dell’intelligenza artificiale”, ha dichiarato Rose Broome al New Cities Summit.
HandUp non sarà la soluzione miracolosa per porre fine alla povertà, ma la piattaforma offre un metodo efficace per combattere questo problema nelle grandi città, conferendo potere alle comunità locali e unendo la solidarietà alla tecnologia in virtù di un cambiamento sociale.
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