
La pista da bob di Cortina, dopo mesi di polemiche, è stata effettivamente costruita. Il commissario di Governo Simico racconta come ha portato in porto il progetto.
E’ morto Valery Melis, un caporale che ha partecipato a due spedizioni di pace in Bosnia e Macedonia. Aveva contratto il linfoma di Hoddgin, sembra in seguito all’inalazione di polvere di uranio impoverito.
Sono ormai una ventina di militari morti dopo aver contratto il
linfoma di Hoddgin e circa 260 sono attualmente malati. L’elemento
che accomuna queste persone è la partecipazione a uno o
più interventi in zone di guerra dove è stato fatto
uso di armi all’uranio impoverito, con conseguente inquinamento
radioattivo.
Valery Melis si è ammalato nel 1999, qualche mese dopo il
suo secondo ritorno dalla ex Jugoslavia. Dopo quattro anni di cure
che non avevano risolto niente, è stato sottoposto a Milano
al trapianto delle cellule staminali donate dalla sorella. Verso
fine gennaio le sue condizioni si sono aggravate e l’hanno
costretto al ricovero in ospedale, in rianimazione. Poi la
morte.
L’accusa che pesa sui vertici militari è quella di averlo
abbandonato a se stesso, di non averlo aiutato a combattere la
malattia, a far fronte alle spese per le cure. “Nessun militare
è mai venuto a trovarmi”, raccontava Valery dopo la scoperta
della malattia. “Nessuno che mi dicesse: stai tranquillo ti stiamo
vicini”. Il suo caso era stato denunciato anche da un amico, il
tenente Cristiano Pireddu, con lettere a quotidiani e tv. Pireddu
era stato sospeso dal servizio. A nulla sono valsi gli sforzi fatti dai
suoi amici, anche perchè del male che soffriva si muore.
A quali rischi vanno incontro i soldati mandati in “missione di
pace”? Che tipi di inquinamento si creano con le bombe, quanto
durano e che effetti hanno, oltre che sui soldati, sulla
popolazione civile? Sono interrogativi che andrebbero
affrontati.
Non basterebbe aiutare i soldati a far fronte alle cure mediche, se
della malattia si muore. I soldati andrebbero prima di tutto
informati correttamente sui rischi che corrono per la loro salute
partecipando a determinate missioni dove vengono esposti a livelli
nocivi di radioattività. Poi ognuno dovrebbe avere la
possibilità di scegliere se partecipare o no.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
La pista da bob di Cortina, dopo mesi di polemiche, è stata effettivamente costruita. Il commissario di Governo Simico racconta come ha portato in porto il progetto.
Troppe generalizzazioni, troppo spazio a guerre e povertà, poco ad ambiente e cultura e alle voci vere: lo dice il rapporto di Amref e Osservatorio Pavia.
Nel 2024 spesi 2.718 miliardi di dollari in armi, in un clima crescente di tensione. E le guerre rischiano di trasformarsi in profezie che si avverano.
Il cardinale Robert Francis Prevost è il nuovo Pontefice della Chiesa cattolica, successore di Jorge Mario Bergoglio. Ha scelto il nome di Leone XIV.
Un libro raccoglie storie ed esperienze dei primi quattro decenni di Fondazione Cesvi. Abbiamo intervistato il suo autore, il Presidente onorario Maurizio Carrara.
Il ritratto di un bambino mutilato a causa dei bombardamenti israeliani a Gaza ha vinto il World press photo 2025, il concorso fotografico che da 70 anni documenta le complessità del presente.
Il parlamento dell’Ungheria ha approvato una nuova stretta repressiva che inserisce in Costituzione il divieto a manifestazioni come il Pride.
Abbiamo chiesto a chi sta vivendo i tagli voluti dal governo di Washington, di raccontarci la loro esperienza. A rischio il progresso e il futuro stesso del nostro pianeta.
In Italia il 35 per cento di padri aventi diritto preferisce non usufruire del congedo di paternità, sottolineano Inps e Save the Children.