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Si celebra la Giornata mondiale dell’Africa per ricordare l’importanza del Continente nero e aiutarlo a superare le difficoltà, grazie all’agricoltura e alla parità di genere.
È considerata la culla dell’umanità, la terra in cui la nostra specie ha mosso i primi passi per poi diffondersi in tutto il pianeta (i moderni esseri umani giunsero in Europa circa 40mila anni fa, un battito di ciglia dal punto di vista della storia del pianeta) parliamo dell’Africa.
Il 25 maggio, su iniziativa dell’Unione africana, si celebra la Giornata mondiale dell’Africa. La ricorrenza coincide con l’anniversario della costituzione dell’Organizzazione per l’unità africana, in seguito sostituita dall’Unione africana, avvenuta nel 1963 per celebrare l’indipendenza appena conquistata da molti paesi.
La ricorrenza mira a portare agli occhi del mondo i gravi problemi che ancora affliggono il continente africano, come la povertà e l’esclusione sociale, e stimolando così la crescita delle comunità e delle istituzioni locali, invitando inoltre a riflettere sulla necessità di preservare l’eccezionale varietà di ecosistemi africani, fattori necessari non solo allo sviluppo, ma alla sopravvivenza stessa del continente.
In vista della Giornata mondiale dell’Africa Green Cross, la ong ambientalista fondata nel 1993 da Mikhail Gorbaciov, dopo il progetto Freddas – Terre di confine, ha lanciato l’iniziativa Energia per restare. Il progetto, avviato in Senegal, mira a creare opportunità di vita e di lavoro per i giovani e per le donne, contribuendo così a frenare la migrazione irregolare.
In cinque villaggi rurali della Regione di Matam, nella parte nord-orientale del Senegal, Green Cross ha installato sistemi di pompaggio dell’acqua alimentati da pannelli fotovoltaici, che consentono di risparmiare oltre 2.700 litri di gasolio l’anno. I 166 pannelli solari producono un totale di 41 kWp e pompano l’acqua su 37 ettari di terreno. La ong ha inoltre fornito agli abitanti di queste aree le sementi per la coltivazione di 37 ettari di terreno, e insegnato loro nuove tecniche agricole basate sulla rotazione delle colture e strategie di mercato per rafforzare la commercializzazione dei prodotti. Dove un tempo il terreno era quasi sterile crescono oggi numerose colture, come carote, melanzane, limoni e mango.
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