Il cambiamento climatico è (anche) colpa degli oceani

Un nuovo studio pubblicato su Science evidenzia l’importanza degli oceani, insieme alle emissioni di gas serra, nella regolazione del clima terrestre.

Non solo gas ad effetto serra, anche gli oceani sono all’origine dei cambiamenti climatici che stanno interessando il nostro pianeta. Lo rivela uno studio condotto da un gruppo di ricercatori della Rutgers University e pubblicato sulla rivista Science. Secondo i ricercatori il momento di maggior raffreddamento della Terra, avvenuto 2,7 milioni di anni fa, è coinciso con i cambiamenti nella circolazione degli oceani che causarono una glaciazione nell’Emisfero settentrionale.

I flussi oceanici influenzano il clima

circolazione termoalina
La disposizione della circolazione termoalina, ovvero la circolazione globale degli oceani.

Stando alle ricostruzioni il cambiamento dei flussi oceanici avrebbe spinto il calore e i gas serra immagazzinati nell’Oceano Atlantico fino all’Oceano Pacifico. La circolazione delle acque sarebbe variata in contemporanea ad una notevole espansione del volume dei ghiacciai nell’Emisfero settentrionale e ad una diminuzione del livello del mare. Gli autori dello studio sono convinti che sia stato il ghiaccio antartico a ostacolare lo scambio termico che normalmente avviene sulla superficie dell’oceano, costringendolo ad avvenire in acque profonde. Proprio questo fenomeno sarebbe all’origine del cambiamento climatico globale avvenuto all’epoca.

“Noi sosteniamo che sia stata la creazione dell’attuale circolazione termoalina a provocare l’espansione dei ghiacci nell’emisfero settentrionale, circa 2,7 milioni di anni fa, e non un grande cambiamento nella concentrazione di anidride carbonica nell’atmosfera”, ha dichiarato uno degli autori principali dello studio, Stella Woodard, ricercatrice del Dipartimento di scienze marine e costiere della Rutgers University. I ricercatori si sono basati sulle analisi effettuate su campioni di sedimenti marini risalenti tra i 2,5 e i 3,3 milioni di anni fa.

A cosa serve lo studio

I risultati dello studio potrebbero fornire agli scienziati una migliore comprensione dei meccanismi che stanno oggi provocando il riscaldamento globale. “Il nostro studio suggerisce che le variazioni di calore nelle profondità degli oceani potrebbero influire sui cambiamenti climatici proprio come le altre cause prese in esame – ha affermato Yair Rosenthal, co-autore della ricerca e professore di Scienze marine e costiere – tra cui le attività tettoniche e le emissioni di gas serra nell’atmosfera, e probabilmente hanno causato uno dei principali mutamenti del clima degli ultimi 30 milioni di anni”.

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