Guerre, disuguaglianze e crisi climatica rallentano la corsa agli obiettivi di sviluppo sostenibile: solo il 19 per cento raggiungibili entro 5 anni.
Atelier di pittura, secondo il metodo Arno Stern, per rendere possibile a tutti il gioco semplice e benefico della pittura, l’emergere spontaneo del segno.
Entrando, si scopre uno spazio dove la luce è vibrante di
colori,
l’atmosfera accogliente, il tavolo-tavolozza fortemente
invitante…
Una volta fissato il foglio sul muro, il gioco comincia, e si
intinge un pennello nel colore…
a volte la persona chiede: “Cosa devo dipingere?”, nel
Closlieu (dal francese “luogo chiuso”, nel senso di
protetto, raccolto) non ci sono temi nè imposizioni in
questo senso, e il bambino (o l’adulto) sperimenta la
sua libertà, la rende fisica, presente. Dipingere diventa
seguire il piacere della traccia, in un gioco che si rinnova
continuamente.
Non ci sono giudizi né commenti sui dipinti, e per questo il
dipingere
assume forme e intensità mai viste prima.
Il Praticien (termine francese che indica l’educatore, nel
senso originario della parola, colui che conduce), con pochi
semplici gesti, si pone al servizio della crescita del
bambino in un rapporto di sostegno e totale
rispetto.
Dipingere nel Closlieu rafforza in ognuno la coscienza
delle proprie incommensurabili capacità, oltre a far
acquisire una grande abilità manuale. E’ inoltre, come
già detto, un bellissimo
gioco.
Partendo dall’atto del tracciare, questa è
un’attività che, grazie al Closlieu, alle sue
regole, alla partecipazione del gruppo, al sostegno del Praticien,
coinvolge l’essere umano in tutte le sue dimensioni e va ben al di
là dell’atto grafico-pittorico stesso.
Arno Stern, ebreo di origine tedesca emigrato in Francia ancora
bambino, e’ l’ideatore di questo tipo di Atelier di Pittura diffuso
in molti paesi. Ha 22 anni quando entra, nel 1946, in un istituto
per orfani di guerra. Incaricato di occuparsi dei
bambini decide di farli dipingere, capisce
immediatamente il ruolo primordiale del
gioco che lui provoca e per il quale inventa un
allestimento originale.
Da quasi 50 anni lavora nel suo Atelier di Parigi. Si dedica
inoltre alla ricerca e alla formazione, e viene invitato a
partecipare a conferenze e a tenere lezioni in tutto il mondo.
Il Closlieu coinvolge bambini,
ragazzi e adulti, in gruppi formati da partecipanti di eta’, sesso,
cultura, formazione, provenienza diversa. Gli incontri si svolgono
per un’ora e mezza una volta alla settimana. Vi sono
Closlieu in diverse citta’ d’Italia e in molti paesi
d’Europa.
Paola De
Miranda
praticienne
Immagine: Arno Stern nel suo
Closlieu (da www.arnostern.com)
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
![]()
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Guerre, disuguaglianze e crisi climatica rallentano la corsa agli obiettivi di sviluppo sostenibile: solo il 19 per cento raggiungibili entro 5 anni.
Sono passati 10 anni da quando l’Onu ha fissato gli Obiettivi di sviluppo sostenibile, inizia il countdown: ASviS fa il punto della situazione.
Tra inflazione e tagli agli aiuti, i progressi per azzerare la fame nel mondo sono ancora troppo lenti. Lo testimonia il rapporto Sofi2025.
Il futuro dei nomadi dell’India, i Fakirani Jat e i Rabari, è incerto. Tra tensioni geopolitiche e un clima che cambia, il patrimonio antropologico delle popolazioni nomadi è a rischio.
Uno studio di Ipes-Food rivela fino a che punto la produzione di generi alimentari sia legata ancora ai combustibili fossili.
Descritto dai dati delle piattaforme Microsoft, il lavoro d’ufficio è un flusso incessante di mail, riunioni e notifiche che soffocano la concentrazione.
La pista da bob di Cortina, dopo mesi di polemiche, è stata effettivamente costruita. Il commissario di Governo Simico racconta come ha portato in porto il progetto.
Troppe generalizzazioni, troppo spazio a guerre e povertà, poco ad ambiente e cultura e alle voci vere: lo dice il rapporto di Amref e Osservatorio Pavia.
Nel 2024 spesi 2.718 miliardi di dollari in armi, in un clima crescente di tensione. E le guerre rischiano di trasformarsi in profezie che si avverano.