In Namibia il bracconaggio dei rinoceronti è aumentato del 93 per cento

In Namibia il bracconaggio non si ferma, nel 2021 sono stati uccisi 87 rinoceronti, il 93 per cento in più del 2020.

La piaga del bracconaggio non ha fine. In Namibia lo scorso anno è stato raggiunto il massimo storico di rinoceronti uccisi. Secondo i dati ufficiali del governo sono ben 87 gli individui uccisi dai bracconieri, il 93 per cento in più rispetto al 2021, quando ne furono uccisi 45. Il bracconaggio negli ultimi dieci anni ha decimato la popolazione di rinoceronti, per il loro corno. L’ambito corno secondo la medicina tradizionale cinese avrebbe poteri curativi incredibili, mentre in Vietnam viene esposto come simbolo di ricchezza. Questo ha fatto schizzare alle stelle il suo prezzo sul mercato nero e, di conseguenza, l’ingordigia dei bracconieri. Un corno di cheratina, la stessa sostanza di cui sono fatte le nostre unghie.

bracconaggio rinoceronti
Sono 87 i rinoceronti uccisi nel 2021 ©David Silverman/Getty Images

Bracconaggio aumentato del 93 per cento

Il 30 gennaio, durante una conferenza stampa, il Ministero dell’ambiente e del turismo della Namibia ha reso noti i dati sul bracconaggio relativi ad elefanti e rinoceronti. Per i primi i dati sono molto incoraggianti, per fortuna dai 101 elefanti uccisi nel 2015 si è arrivati ai soli 4 del 2022, con la speranza di azzerare le uccisioni completamente. Al contrario per i rinoceronti i dati sono drammatici. 87 individui uccisi, 61 rinoceronti neri e 26 bianchi. Le uccisioni sono avvenute: 15 in tenute pubbliche, 25 in tenute private e 46 nel parco nazionale di Etosha. “Il parco più rappresentativo del nostro paese è diventato il punto più caldo del bracconaggio”, sono le parole preoccupate di Romeo Muyunda, ministro dell’ambiente e del turismo.

La Namibia è la casa dei rinoceronti

La Namibia è l’ultima casa rimasta per i rinoceronti neri in libertà, dove sono presenti circa un terzo di tutti i rinoceronti neri al mondo. Il Save the Rhino Trust stima che ci siano circa 200 rinoceronti neri in libertà, principalmente nel nord-est, mentre se ne contano circa cinquemila restanti al mondo. I rinoceronti bianchi, invece, qui hanno la seconda popolazione più numerosa dopo quella del Sudafrica. Recentemente si è osservato come le corna dei rinoceronti si siano accorciate nel corso del tempo a causa della pressione selettiva forzata dal bracconaggio. A quanto pare questa “strategia evolutiva di sopravvivenza” messa in atto dai rinoceronti non sta avendo gli effetti desiderati.

corno fa gola ai bracconieri
Il prezzo del corno del rinoceronte è salito alle stelle e fa gola ai bracconieri ©Roberto Schmidt/AFP via Getty Images

Una piaga difficile da combattere

Attualmente le bande criminali utilizzano strumentazioni avanzate per scovare i rinoceronti, dopodiché li tranquillizzano prima di segargli via il corno e lasciarli morire dissanguati. Secondo il ministero serve l’aiuto di tutti per combattere questa piaga. Non solo delle autorità, ma anche dei comuni cittadini che devono segnalare qualsiasi attività sospetta, poiché i bracconieri probabilmente si nascondo tra la popolazione comune.

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