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A mali estremi, estremi rimedi. Il governo della Namibia ha deciso di adottare una soluzione drastica e forse non proprio popolare per salvare i rinoceronti presenti nei suoi parchi nazionali e nelle riserve private. Tagliare loro il corno per difenderli dal bracconaggio. La decisione è stata presa dal ministero dell’Ambiente dopo la notizia del quattordicesimo
A mali estremi, estremi rimedi. Il governo della Namibia ha deciso di adottare una soluzione drastica e forse non proprio popolare per salvare i rinoceronti presenti nei suoi parchi nazionali e nelle riserve private. Tagliare loro il corno per difenderli dal bracconaggio. La decisione è stata presa dal ministero dell’Ambiente dopo la notizia del quattordicesimo rinoceronte ucciso nel paese dall’inizio dell’anno.
La Namibia ospita una vasta popolazione di rinoceronti neri, 1.750 su una popolazione mondiale di 4.800. mentre sono 469 i rinoceronti bianchi secondo Wwf e Save the Rhino, le due principali organizzazioni che si occupano della loro conservazione.
“Il bracconaggio di rinoceronti sta aumentando in modo esponenziale, ecco perché abbiamo deciso di prendere immediatamente misure drastiche. Vorremmo tagliare più corni possibile” ha detto il viceministro dell’Ambiente, Pohamba Shifeta.
La pratica del taglio del corno verrà portata avanti soprattutto nelle regioni al confine con l’Angola dove il pericolo è maggiore. Gli animali vengono addormentati, spesso attraverso frecce lanciate da un elicottero, e il corno viene tagliato con una motosega o un seghetto secondo Save the Rhino.
Il piano del governo, poi, è di chiedere l’autorizzazione alla Cites, la Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione, di poterli vendere in qualche modo. A questa azione, si aggiunge l’introduzione di 300 unità militari contro il bracconaggio da dispiegare nei parchi e sulle frontiere e di far volare droni per sorvegliare l’area che aiuteranno anche a monitorare la popolazione di elefanti, circa 25mila in tutta la Namibia, altrettanto minacciata. Sono stati 43 finora quelli uccisi per le zanne.
Se confrontati con i numeri del vicino Sudafrica (769 rinoceronti uccisi dall’inizio dell’anno), quelli della Namibia sembrano molto meno preoccupanti, ma l’obiettivo del governo è arrestare un fenomeno sul nascere prima che sia troppo tardi imparando dagli errori del governo di Johannesburg che aveva provato a iniettare tinture e veleni nei corni per renderli inutilizzabili.
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