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La licenza per abbattere uno degli ultimi esemplari di rinoceronte nero è stata rilasciata in Texas, tra le proteste degli ambientalisti.
La storia ci giudicherà, male, quando i posteri si renderanno conto che abbiamo venduto gli ultimi esemplari di rinoceronte nero (Diceros bicornis). Proprio così, osservandone un esemplare, un enorme mammifero lungo circa 3,5 metri e che può pesare fino a 1.400 chili, possiamo forse scorgere il cartellino con il prezzo, circa 350mila dollari.
È questa la cifra per la quale è stato venduto un rinoceronte nero all’asta a Dallas, in Texas. Il vincitore dell’asta, che si è svolta nel gennaio del 2014, ha ottenuto una licenza che gli permette di abbattere un animale in via di estinzione in Namibia e di portare a casa un trofeo. Il messaggio che viene dato è profondamente sbagliato secondo le associazioni ambientaliste.
“Da un lato vengono compiuti grandi sforzi a livello internazionale per proteggere i rinoceronti e insegnare alla gente che vanno preservati, dall’altro ne permettiamo la caccia ad un’elite privilegiata in modo che queste persone possano appendere la testa di questi maestosi animali sul proprio camino”, si legge in un comunicato della Humane Society degli Stati Uniti.
Attualmente vivono in Africa circa 5mila rinoceronti neri, la Namibia, dopo il Sudafrica, è uno degli habitat più importanti. Entrambi i paesi vendono ogni anno qualche licenza di caccia per abbattere i rinoceronti devolvendone il ricavato per la conservazione della specie. Alcuni gruppi internazionali di conservazione sono favorevoli a queste battute di caccia per raccogliere fondi per proteggere gli animali.
Secondo il Dallas Safari Club, presso il quale si è svolta l’asta per la licenza di caccia al rinoceronte in Namibia, gli abbattimenti mirati aiuteranno a gestire la popolazione di rinoceronti e forniranno liquidità al governo della Namibia per contrastare il bracconaggio.
Il grave stato in cui versano attualmente i rinoceronti è dovuto alla forte la richiesta del loro corno, secondo la medicina tradizionale cinese, disciplina senza alcun fondamento scientifico, il corno polverizzato è in grado di guarire febbre, epilessia, malaria, avvelenamenti e persino il cancro.
È necessario proteggere questi antichi animali che hanno fatto la loro comparsa circa quaranta milioni di anni fa, ucciderli non sembra la miglior strategia di conservazione, con buona pace di chi ama i rinoceronti, decapitati e appesi sopra il camino.
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