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Le comunità locali sono la chiave per la protezione dei rinoceronti che rappresentano un’importante risorsa turistica.
Negli ultimi anni il sangue di migliaia di rinoceronti ha macchiato il suolo africano. Questi enormi e antichi mammiferi vengono cacciati per il corno che viene esportato illegalmente in Asia dove viene usato nella medicina tradizionale. Secondo le stime dell’associazione Save The Rhino oggi sopravvivono appena 20mila rinoceronti il cui tasso di mortalità supera il numero delle nascite e lancia oscuri presagi sul futuro di questi animali.
Eppure in Africa esiste una piccola isola felice per i rinoceronti, nella quale i pachidermi continuano a vivere quasi indisturbati e al riparo dall’ondata di bracconaggio, è la Namibia. Nello stato indipendente dell’Africa meridionale, nelle zone semi aride del Damaraland, risiede la più grande popolazione di rinoceronti neri (Diceros bicornis) liberi di tutta l’Africa.
Il segreto della sopravvivenza degli animali è legato alle comunità locali, impegnate a proteggere i rinoceronti considerati una vera e propria risorsa, per gli abitanti infatti i pachidermi sono una fonte di guadagno attraverso il turismo. Fin da quando il rinoceronte è stato dichiarato specie protetta, nel 1980, la Namibia si è distinta per aver adottato soluzioni innovative offrendo un ruolo decisivo nella protezione degli animali alle persone del posto.
L’obiettivo di queste strategie era quello di stroncare sul nascere il bracconaggio piuttosto che arrestare i bracconieri, facendo della caccia di frodo un atto socialmente inaccettabile. In Namibia vivono circa 1.750 rinoceronti neri, oltre un terzo della popolazione globale. Eppure i rinoceronti della Namibia sono diversi da quelli del Sudafrica, il paesaggio aspro e desertico ha infatti plasmato questi animali rendendoli più resistenti e in grado sopravvivere senza acqua per diversi giorni.
Come detto il successo della conservazione del rinoceronte nero è legato alle comunità locali che vengono direttamente coinvolte dal governo per istituire programmi di tutela della fauna selvatica. In cambio del loro prezioso appoggio gli abitanti possono proporre offerte esclusive per l’eco-turismo, organizzando safari che permettono di seguire a piedi i rinoceronti neri, esplorandone l’ecosistema con alcune delle più preparate guide della Namibia.
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