I video mostrano un oggetto incendiario cadere dall’alto sull’imbarcazione della Global Sumud Flotilla che trasportava il comitato direttivo. Ci sono danni ma non feriti.
Nelle prime ore del 9 settembre l’imbarcazione che trasportava il comitato direttivo della Global Sumud Flotilla è stata colpita da quella che sembra una bomba sganciata da un drone militare.
L’attacco, avvenuto a circa 80 chilometri al largo delle coste tunisine, ha causato un incendio a bordo e sono stati registrati danni materiali. Nessuno è rimasto ferito. Le autorità tunisine hanno smentito la notizia, parlando di un incendio sviluppatosi in modo autonomo a bordo, ma i video che mostrano un oggetto incendiario cadere dall’alto invalidano questa versione. Per ora non sono arrivate rivendicazioni ma in passato Israele ha compiuto attacchi simili.
Un drone sulla Global Sumud Flotilla
Nei video delle telecamere installate sulle imbarcazioni della Global Sumud Flotilla si vede un oggetto incendiario cadere dall’alto e infrangersi sulla “Family boat”, la nave con a bordo il comitato direttivo. Altri video girati in momenti successivi dagli attivisti mostrano i danni causati dalle fiamme, che sono state domate in poco tempo senza che ci siano stati feriti.
Il ministero dell’Interno della Tunisia ha detto di non aver rivelato attività di droni al largo delle sue coste, mentre la guardia costiera tunisina ha detto che l’incendio è stato causato dai giubbotti di salvataggio. Versioni in contrasto con i video diffusi dagli attivisti della Global Sumud Flotilla.
L’attacco per il momento non ha ricevuto rivendicazioni ma le modalità con cui è avvenuto ricordano episodi simili del passato di matrice israeliana. Nel maggio scorso una nave della Freedom Flotilla, missione umanitaria parte della Global Sumud Flotilla, fu colpita da due droni al largo di Malta. In seguito l’esercito israeliano attaccò le imbarcazioni in acque internazionali mentre si avvicinavano a Gaza, sequestrando le navi e arrestando gli attivisti, tra cui Greta Thunberg. Nel 2010 le forze navali israeliani attaccarono un’altra missione della Freedom Flotilla, uccidendo nove persone e causando decine di feriti. Nei giorni scorsi le autorità israeliane avevano minacciato la Global Sumud Flotilla, dicendo che gli attivisti sarebbero stati trattati come terroristi.
La missione va avanti
“La nostra missione umanitaria non si fermerà e non sarà influenzata da alcuna minaccia”, ha sottolineato l’attivista Thiago Avila davanti a una piccola folla radunatasi al porto di Sidi Bou Said, tra cui la giurista Francesca Albanese, che vive in Tunisia.
La Global Sumud Flotilla è una coalizione internazionale nata a luglio 2025, formata dall’unione di diversi movimenti e iniziative di solidarietà verso la popolazione palestinese. Nel corso delle ultime settimane ha raccolto tantissime adesioni riguardo a imbarcazioni, personale e aiuti umanitari e da fine agosto decine di barche di piccole dimensioni sono salpate per raggiungere le coste palestinesi della Striscia di Gaza. Si tratta della più grande missione marittima civile mai tentata verso Gaza.
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