Jacob Rees-Mogg, il nuovo ministro dell’Energia inglese ultra-climatoscettico

Jacob Rees-Mogg, noto in patria per le posizioni negazioniste sui cambiamenti climatici, sarà ministro dell’Energia e della Strategia industriale.

Si chiama Jacob Rees-Mogg e nel Regno Unito è arcinoto per le sue posizioni ultra-conservatrici, sostanzialmente su qualsivoglia questione politica di rilievo. Nato a Londra nel 1969, figlio di un giornalista del Times e padre di sei figli, è stato scelto come nuovo segretario di stato all’Energia, alla Strategia industriale e ai Business (con competenze anche in materia di cambiamenti climatici). Di ispirazione tatcheriana, ha sostenuto con vigore la candidatura della fervente liberista Liz Truss alla guida dei Tories e, conseguentemente, del governo inglese.

“I meteorologi non sanno prevedere neppure il tempo della prossima stagione”

Da anni Rees-Mogg non perde occasione per manifestare le sue posizioni apertamente climatoscettiche. Era il 23 ottobre 2013 quando, parlando al quotidiano The Telegraph, dichiarò – facendo riferimento al riscaldamento globale – che “le aspettative di un disastro finale sono parte della psicologia umana. I profeti di sventura del semi-religioso movimento ecologista non fanno eccezione. Non mi sembra saggio basare politiche pubbliche sulla base di queste paure”.

Liz Truss è la nuova prima ministra inglese
Liz Truss è la nuova prima ministra inglese © Dan Kitwood/Getty Images

“È accettato – ha aggiunto – il fatto che le emissioni di CO2 siano aumentate, ma gli effetti sul clima rimangono oggetto di dibattito. Il buon senso vuole che se i meteorologici non riescono a prevedere il tempo della prossima stagione, non si capisce come lo si possa fare spingendosi a decenni di distanza”.

Brexit, diritti Lgbtq, aborto: tutte le posizioni ultra-conservatrici di Rees-Mogg

Da allora, Rees-Mogg non ha cambiato idea. Pochi mesi fa, ha aggiunto che “la carbon neutrality avrà enormi costi dal punto di vista della regolamentazione”. E ora proprio a lui sarà chiesto di stabilire, appunto, le regole per una strategia industriale che consenta al Regno Unito di diminuire le proprie emissioni di gas ad effetto serra. D’altra parte, la stessa Truss ha affermato di voler sostenere l’obiettivo dell’azzeramento delle emissioni nette di CO2 entro la metà del secolo. Ma ha poi attribuito alle politiche adottate per raggiungere tale target la crescita dei prezzi dei carburanti.

Il rischio, come indicato da una parte della stampa britannica è che vengano effettuati numerosi passi indietro da parte di Londra. Rees-Mogg, infatti, oltre ad essere stato un convinto sostenitore della Brexit, si è anche schierato con fermezza per politiche di tagli draconiani al bilancio e contro i diritti Lgbtq (a partire dai matrimoni tra persone dello stesso sesso). È anche apertamente contrario all’aborto e critico rispetto agli aiuti concessi ai paesi in via di sviluppo.

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