Jimi Hendrix: il primo contratto (da un dollaro)

Jimi Hendrix non era ancora famoso e doveva guadagnarsi da vivere, così si vede costretto ad accettare un contratto da un dollaro.

Al termine dell’esperienza come chitarrista di Little Richard, la priorità rimaneva comunque quella di trovarsi ogni possibile ingaggio per guadagnarsi da vivere per Jimi Hendrix.

Un giorno il chitarrista era nel salone dello squallido Hotel America, nella 47esima Strada, e conobbe Curtis Knight, un musicista di Fort Scott, Kansas, in visita al piccolo studio di registrazione situato al piano terra dell’albergo. Knight era un chitarrista-cantante e aveva un gruppo, gli Squires, i quali suonavano un repertorio tra il soul e il blues molto in voga nei bar e nelle sale da ballo. Lo stesso musicista venne presentato al produttore discografico Ed Chalpin, gestore dello Studio 76 all’angolo tra la 51esima e Broadway. Andava sfruttato il momento e fu così che Chalpin fece firmare un contratto a Knight nel quale teneva per sé il ruolo di produttore e manager.

 

Jimi Hendrix, dal canto suo, era spesso costretto in quel periodo a impegnare le proprie chitarre per pagarsi cibo e affitto, ma in quell’occasione trovò subito l’ingaggio. Dopo la prova, Knight rimase subito folgorato e lo prese con sé. Tre o quattro serate alla settimana per Jimi si traducevano facilmente in un’ottima offerta di lavoro, visto il periodo che stava attraversando.

In seguito Curtis Knight si presentò da Ed Chalpin allo Studio 76 con la sua “How Would You Feel?”, una versione di “Like A Rolling Stone” “riscritta dal punto di vista dei neri”. Quando il produttore si rese conto delle capacità di Jimmy non perse tempo e il 15 ottobre 1965 gli fece siglare un contratto con la sua compagnia, la PPX Enterprises, che avrebbe permesso al non ancora Jimi di percepire appena un dollaro e l’1 % dei diritti per ogni copia venduta.

 

Mancava meno di un anno al 5 luglio 1966, giorno in cui il bassista degli Animals, Chas Chandler, lo vide a New York, al Cafè Wha? di Mac Dougal Street, nel cuore del Greenwich Village, e gli propose di andare a suonare in Inghilterra e di essere suo manager. Quanta fatica per diventare Jimi Hendrix…

(per saperne di più cfr. H. Shapiro – C. Glebbeek, “Jimi Hendrix. Una foschia rosso porpora”, Arcana, IV edizione 2010)

 

Leonardo Follieri

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