In occasione della mostra al Mudec di Milano, vi raccontiamo vita e opere di Niki de Saint Phalle, la “donna artista famosa” per le sue Nanas.
L’altro modo di vivere l’arte, Klimt experience arriva a Milano
Un modo nuovo di vivere l’arte che conquista sempre più spettatori, anche a Milano, dove con “Klimt experience” dal 26 luglio è possibile camminare immersi nel simbolismo dell’artista viennese.
Un’altra mostra esperienziale, un altro successo di pubblico: anche a Milano, dopo Firenze, arriva il nuovo modo di vivere l’arte, Klimt experience dal 26 luglio al 7 gennaio 2018. Al Mudec, Museo delle culture un breve viaggio nell’arte che meraviglia dell’autore viennese del simbolismo e dell’Art nouveau. La grande arte non va in vacanza a Milano nemmeno d’estate, un appuntamento da non perdere.
Klimt experience, immersi nell’oro e nei colori vivi
Anche a Milano verrà allestita una mostra della serie “experience” dedicata a Gustav Klimt (1862-1918): una formula vincente che sembra attirare molti forse per la semplicità della fruizione e per il senso di partecipazione che questo breve viaggio nell’arte riesce a far scaturire.
L’obiettivo dello spettacolo – l’ennesimo dopo quelli dedicati a Caravaggio e Dalì di cui vi abbiamo già parlato – è quello di entusiasmare, affascinare, meravigliare il pubblico di giovani e adulti, un modo nuovo per portarli ad approfondire l’artista e le sue opere, la lettura stilistica attraverso la messa in scena spettacolare dei dettagli e della tecnica pittorica. Questo non attraverso una mostra “classica”, forse troppo impegnativa per alcuni, ma grazie all’eccezionale l’impatto visivo delle oltre 700 immagini selezionate riprodotte dal sistema Matrix X-dimension che propone al visitatore un’immersione totale nel mondo simbolico e sensuale di Gustav Klimt e del suo tempo.
Ma come si ottiene questo effetto? 30 proiettori laser trasmettono sui megaschermi dell’installazione oltre 40 milioni di pixel garantendo una definizione maggiore del full HD. Non solo immagini ma anche un apporto sonoro coinvolgente ed emozionante per rendere il viaggio nell’arte perfetto, quasi reale. Strauss, Mozart, Wagner, Lehár, Beethoven, Bach, Orff e Webern accompagneranno il visitatore a testimoniare quanto la musica influenzò l’opera di questo grande artista.
Gustav Klimt, perché piace tanto
Gustav Klimt è certamente un artista iconico, riconosciuto da molti per alcune opere simbolo, pensiamo a Il bacio per esempio. Il suo stile, l’utilizzo dei colori, l’oro soprattutto sono identificabili esclusivamente con la sua arte. Ma quest’ultimo in particolare ha radici antiche: i famosi sfondi dorati del “periodo d’oro” di Klimt, che piacciono moltissimo, sono ispirati ai mosaici di Ravenna, pur avendo un significato totalmente diverso. Mentre nei mosaici il tema è religioso Klimt invece celebra la gioia di vivere della Belle époque, un’epoca in cui assume grande importanza la dimensione sensuale dell’amore, e qui ecco che torniamo a Il bacio.
L’altro aspetto che forse fa amare così tanto l’opera di Klimt è il suo essere moderno: nonostante ciò che racconti nei suoi quadri sia un mondo molto lontano dal nostro, ne abbiamo nostalgia.
Il progetto ospitato al Mudec vuole anticipare le celebrazioni per il centenario della morte dell’artista che sarà festeggiato a Vienna nel 2018 dai principali musei della città.
Klimt experience al Mudec – Museo delle culture di Milano (via Tortona 56) è aperto dal 26 luglio 2017 al 7 gennaio 2018. Questi gli orari: lunedì 14:30‐19:30, martedì, mercoledì, venerdì e domenica 09:30‐19:30, giovedì e sabato 09:30‐22:30. Il biglietto costa 12 euro.
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