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È in grado di riflettere il 98% della luce e di abbassare la temperatura di 7 gradi. Applicata agli aerei ridurrà l’aria condizionata. E le emissioni.
L’effetto albedo si riferisce alla capacità di una superficie di riflettere la radiazione solare che lo colpisce. Secondo tale principio, una superficie bianca riflette più luce rispetto a una superficie nera. Per questo, la fusione dei ghiacci sta diminuendo la capacità di riflettere la luce solare che rimbalza sulla superficie terrestre. E quest’ultima diventa più calda, mettendo in moto altri meccanismi che concorrono al riscaldamento globale. E se cominciassimo a usare più vernice bianca per i manufatti prodotti dall’essere umano? Sarebbe possibile contrastare la riduzione di albedo della superficie della Terra? I ricercatori della Purdue university, situata a West Lafayette, nello stato dell’Indiana, credono di sì. E hanno deciso di sperimentarla a partire dagli aerei.
I ricercatori hanno messo a punto la vernice più sottile del mondo (con tanto di certificato guiness dei primati), un prodotto ideale per i veicoli. Il che significa ridurre potenzialmente la necessità di aria condizionata in auto, camion, aeroplani e altro ancora.
Quella dei condizionatori d’aria è una richiesta destinata a crescere con l’aumentare degli episodi di ondate di calore (che secondo l’Iea raddoppieranno entro il 2050). L’aria condizionata può salvare vite umane quando le temperature sono al massimo ma è anche fondamentale per il trasporto di merci fresche.
Ma l’aria condizionata è già responsabile di circa il 4 per cento delle emissioni di gas serra, e più unità significano più riscaldamento globale. Ecco perché la vernice ultra-bianca della Purdue può diventare utile. Con questo prodotto le superfici saranno in grado di riflettere il 98,1 per cento della luce solare, e di abbassare la propria temperatura di almeno sette gradi centigradi.
Grazie alla superficie iper-riflettente, la radiazione solare (e così il calore prodotto) possono essere rispediti al mittente, cioè fuori dall’atmosfera, che quindi non viene surriscaldata. E per ottenere questo effetto di raffreddamento, basta uno strato di 0,15 millimetri di vernice. Per questo motivo è più che adatta ai veicoli, che fanno gran uso dei condizionatori.
Dal punto di vista tecnico, la vernice è composta da nanopiastrine esagonali di nitruro di boro, una sostanza utilizzata nei lubrificanti. Ora questa nuova vernice ha il potenziale per raffreddare gli esterni di aerei, ma anche di automobili o treni. Un qualunque veicolo, in sosta sull’asfalto in una calda giornata estiva non dovrà “sforzare” l’aria condizionata per rinfrescare l’interno, risparmiando grandi quantità di energia.
Non è ancora chiaro quanto costerà produrre la vernice o se la produzione possa essere facilmente ampliata. Tuttavia, questo prodotto sembra destinato a trovare la via d’uscita dal laboratorio: il team di ricercatori afferma di aver ricevuto chiamate da architetti, produttori di veicoli spaziali e altro ancora. “Siamo in trattativa in questo momento per commercializzare la nostra invenzione”, ha detto Xiulin Ruan, uno dei ricercatori. “Ci sono ancora alcuni problemi che devono essere affrontati, ma si stanno compiendo notevoli progressi”.
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