
Humane World for Animals non è solo un nome, ma un’intera comunità proiettata verso un futuro in cui non esista più l’insensata divisione fra animali da amare e animali da sfruttare.
Il cane da tartufo per eccellenza e uno e solo uno: è il lagotto romagnolo, un cane di dimensione medio-piccola, di aspetto rustico.
Ben proporzionato, con pelo fitto e ricciuto a tessitura lanosa. L’attitudine venatoria gli deriva dal suo progenitore che gli studiosi vogliono sia il Canis familiaris palustris, compagno di caccia dei popoli dell’Europa settentrionale. Poi, attraverso manipolazioni e incroci è arrivato fino a noi diventando una razza italiana. È stato l’ambiente, quello delle paludi comacchiesi, dei lidi ferraresi e delle lagune venete, che ne ha consentito il migliore utilizzo.
Come cane da riporto e, soprattutto, da acqua, il lagotto si è guadagnato la stima della gente che viveva di caccia e che ha avuto modo di apprezzarne le doti di eccellente e instancabile nuotatore, di resistenza al freddo, all’umido e all’intrico delle canne. Il “cane barbino” detto lagotto, dal dialetto romagnolo lagòtt cioè “valligiano”, così come viene definito dai cronisti venatori del secolo scorso, dovette però presto cambiare mestiere a causa delle continue bonifiche che ridussero il territorio palustre della costa nord del mar Adriatico.
Già impiegato, nei ritagli di tempo, a cercare tartufi, in questo nuovo lavoro dimostrò un’attitudine senza pari. La lunga carriera venatoria ne aveva temprato le membra, affinato l’olfatto, insegnato la cerca e, cosa più importante, ne aveva migliorato l’addestrabilità. La sua docilità, la sua simpatia e la sua intelligenza gli hanno anche assicurato un posto in famiglia, come affidabile compagno di giochi.
Il lagotto romagnolo è stato riconosciuto ufficialmente dall’Enci, Ente nazionale cinofilia italiana, solo nel 1991. Un cucciolo in salute e con certificati in regola di lagotto romagnolo può costare dai 600 ai mille euro. In casa, giocando con i bambini e bazzicando in cortile, anche se non è il campione poco importa. Se invece siete degli appassionati tartufai o ambite a diventarlo, l’allevamento e il prezzo variano.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Humane World for Animals non è solo un nome, ma un’intera comunità proiettata verso un futuro in cui non esista più l’insensata divisione fra animali da amare e animali da sfruttare.
Approvata la legge che aumenta il contrasto ai reati sugli animali, ma che soprattutto cambia la prospettiva culturale. Anche se manca ancora qualcosa.
Catastrofi e conflitti stanno diventando sempre più frequenti in tutto il mondo. In un contesto simile, la salvaguardia di persone e animali richiede approcci strategici, che tengano conto anche del legame uomo-animale.
Si terrà il 25 gennaio e l’approccio sarà One health: la salute degli animali per la salute dell’ambiente e dell’uomo.
La struttura andrà ad ampliare il già esistente canile della Muratella, e darà precedenza a chi ha adottato un animale da canili o gattili.
Ce lo ha ricordato l’orca Tahlequah che, come già accaduto nel 2018, ha perso un cucciolo e ne culla tristemente il corpo, prima di lasciarlo andare.
Dopo 60 anni di ricerche, è stata scoperta la mutazione genetica che tinge di ginger la pelliccia dei gatti.
Prevista per ora l’uccisione di 30 esemplari, ma i lupi a rischio sono 170, con “l’aiuto” della Convenzione di Berna.
Un emendamento rende più difficile fare ricorso e a stabilire i calendari, oltre a Ispra, sarà un organo politico. Le associazioni scrivono al Quirinale.