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Conosciuto anche come Lao zi o Lao tzu: significa “il vecchio bambino” e “l’antico maestro”. Figura tra mito e realt
Chi è Lao tse?
Carta d’identità: Li Er
Data e luogo di nascita: 571 a.C., stato di Chu
(nell’attuale Henan), distretto di Ku, villaggio di Lixiang,
sobborgo di Juren.
Stato civile: coniugato (ebbe almeno un figlio,
Zong, grande generale)
Segni particolari: supposto autore del Tao te
ching.
Tse o Zi significa “bambino”, ma anche, curiosamente e
significativamente, “maestro”, “filosofo”.
Lao vuol dire “vecchio”; ma è anche cognome, “Lao”.
Dunque il nome dell’autore del Taoteching suona in italiano “il
Vecchio Bambino”, o “il Maestro Vecchio”, o “il maestro Lao”.
Messa così, sembra tutto chiaro. Ma c’è un ma. I
problemi nascono dal fatto che uno dei più grandi
storiografi cinesi, Sima Qian (II-I a.C.), nel redarre la biografia
dell’autore del Taoteching, scambiò Li Er, figura
storicamente esistita, con Lao Dan, una figura evidentemente
leggendaria, cui veniva attribuita una stupefacente
longevità (chi diceva 160, chi 200 anni).
Ma la vera identità di Laotse era Li Er o Lao Dan? Oggi si
propende per credere che il propugnatore fondamentale delle idee
del Taoteching sia stato il pensatore Li Er, uomo morigerato e
dimesso che nella sua umiltà avrebbe preferito trincerarsi
dietro un personaggio già mitico, Lao Dan (“Il Vecchio e
Perfetto”). Quindi sarebbe Li Er stesso il primo responsabile della
confusione. In verità il problema non si pone, perché
il Taoteching così come si presenta al lettore odierno
è un rimaneggiamento ancora posteriore, il cui autore non si
può considerare più il solo Li Er, ma una successione
di intellettuali che – nella più mite delle ipotesi –
operò aggiunte e interpolazioni fino al I secolo a.C..
Sergio Basso
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