Guerre, disuguaglianze e crisi climatica rallentano la corsa agli obiettivi di sviluppo sostenibile: solo il 19 per cento raggiungibili entro 5 anni.
Andare oltre il made in Italy. E cercare di individuare, attraverso un’analisi storica e sociologica, quale sia il fattore vero che domina la società e l’economia dell’Italia. Per dimostrare che il Paese, trovando consapevolezza di tale fattore, avrebbe oggi carte vincenti da giocare per il proprio rilancio. Si chiama Italian factor il libro pubblicato
Andare oltre il made in Italy. E cercare di individuare, attraverso un’analisi storica e sociologica, quale sia il fattore vero che domina la società e l’economia dell’Italia. Per dimostrare che il Paese, trovando consapevolezza di tale fattore, avrebbe oggi carte vincenti da giocare per il proprio rilancio.
Si chiama Italian factor il libro pubblicato da Francesco Morace e Barbara Santoro e che ha come sottotitolo “Moltiplicare il valore di un Paese”. Un tema su cui in tanti oggi si interrogano, anche a livello istituzionale, al punto da aver fatto del saggio edito da Egea già un punto di riferimento per chi cerca indicazioni sulla nuova strada. Il libro analizza il condensato delle potenzialità italiane: un mix di intelligenza, creatività, gusto, capacità tecniche e artigiane che, sul filo del genius loci, possiamo chiamare Italian factor.
Oggi, a dispetto di quanto si dice e si legge sul sistema Paese, esiste la possibilità concreta che l’Italia e gli italiani giochino un ruolo rilevante in uno scenario globale di cambiamento. Il percorso del libro rende chiari ed espliciti gli elementi che da secoli limitano e plasmano il nostro carattere, per rileggerli come leve attraverso cui trasformare l’italianità e l’Italian way in quell’Italian factor capace di trasformare una vocazione psicologica e un’attitudine culturale in fattore di moltiplicazione per il valore delle nostre attività e delle nostre imprese.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
![]()
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Guerre, disuguaglianze e crisi climatica rallentano la corsa agli obiettivi di sviluppo sostenibile: solo il 19 per cento raggiungibili entro 5 anni.
Sono passati 10 anni da quando l’Onu ha fissato gli Obiettivi di sviluppo sostenibile, inizia il countdown: ASviS fa il punto della situazione.
Coldiretti ha stilato la classifica dei cibi italiani che hanno uno odore forte e non sempre gradevole ma al gusto piacciono molto. E li ha esposti ad Expo. Ecco quali sono.
Tra inflazione e tagli agli aiuti, i progressi per azzerare la fame nel mondo sono ancora troppo lenti. Lo testimonia il rapporto Sofi2025.
Il futuro dei nomadi dell’India, i Fakirani Jat e i Rabari, è incerto. Tra tensioni geopolitiche e un clima che cambia, il patrimonio antropologico delle popolazioni nomadi è a rischio.
Uno studio di Ipes-Food rivela fino a che punto la produzione di generi alimentari sia legata ancora ai combustibili fossili.
Descritto dai dati delle piattaforme Microsoft, il lavoro d’ufficio è un flusso incessante di mail, riunioni e notifiche che soffocano la concentrazione.
La pista da bob di Cortina, dopo mesi di polemiche, è stata effettivamente costruita. Il commissario di Governo Simico racconta come ha portato in porto il progetto.
Troppe generalizzazioni, troppo spazio a guerre e povertà, poco ad ambiente e cultura e alle voci vere: lo dice il rapporto di Amref e Osservatorio Pavia.