
Renee Capozzola è la prima donna a vincere l’Underwater photographer of the year 2021, il concorso dedicato alle fotografie subacquee.
Per la cinquantesima edizione del festival di fotografia Les Rencontres d’Arles, il fotografo Philippe Chancel porta in mostra il nostro Pianeta, documentando i sintomi del suo declino.
Era il 1970 quando Lucien Clergue, fotografo nativo di Arles, Michel Tournier, scrittore, e Jean-Maurice Rouquette, storico, decidono di dar vita a quello che sarebbe diventato negli ultimi cinquant’anni il festival di fotografia più seguito d’Europa: Les Rencontres d’Arles.
Tre mesi, da luglio a settembre, come occasione speciale per visitare Arles, nel sud della Francia, sotto una luce diversa. Mostre in luoghi solitamente chiusi al pubblico ed esposizioni in ogni angolo della città fanno del festival un’occasione unica per esplorare questo angolo di Provenza.
L’Église des Frères Prêcheurs è la splendida chiesa pensata per ospitare la mostra Datazone di Philippe Chancel che fa da padrona a questa edizione del festival. Un immenso racconto monografico del fotografo francese per raccontare il suo punto di vista su come il nostro Pianeta stia andando verso la direzione della decadenza.
Per quindici anni Chancel ha esplorato zone sensibili in quattordici paesi per studiare e documentare i segni più allarmanti del declino. Si inizia dal Giappone, e quello che rimane dopo il disastroso terremoto del 2011 nella regione di Tohoku. Città abbandonate e interi villaggi distrutti.
Pochi chilometri fuori Detroit, le sue immagini ci portano a Flint, la “murdertown” statunitense. Dall’inizio degli anni 2000 la polizia locale ha registrato 60-65 omicidi all’anno, con un aumento di violenza per motivi razziali. Una città “vittima di uno tsunami industriale” dopo i prosperi dell’industria automobilistica. Fino ad arrivare al 2016 quando, in piena campagna elettorale, si scoprì che il governo locale per evitare di aumentare i costi dell’acqua usò quella altamente tossica del fiume Flint come fonte di acqua potabile.
Da Marsiglia si arriva in Sud Africa fino a risalire al sud della Nigeria: Ogoniland. Un tempo paradiso terrestre, oggi distrutto dalla rottura degli oleodotti che hanno distrutto la fauna e la flora del territorio.
India, Kazakistan, fino ad arrivare alla crisi migratoria alla porte dell’Europa ma anche all’interno dell’Europa stessa e ai muri per proteggere i propri confini. È lungo 269 chilometri il muro della Bulgaria sul confine turco.
Home sweet home. La casa come punto di partenza per raccontare l’evoluzione sociale britannica dagli anni Settanta ad oggi; Helen Levitt e il suo racconto di New York negli anni Trenta; Home and Away – Open Walls, mostra organizzata dal British Journal of Photography nella splendida cornice della Galerie Huit; Voies Off, una selezione di fotografi e mostre alternativa e complementare a Les Rencontres.
Renee Capozzola è la prima donna a vincere l’Underwater photographer of the year 2021, il concorso dedicato alle fotografie subacquee.
Zona gialla significa riapertura dei musei, l’arte torna in città. Una lista di mostre da non perdere a Milano e le informazioni su orari di apertura e biglietti.
Fino al 25 settembre in Provenza un festival internazionale di fotografia imperdibile, Les rencontres d’Arles. Perché “scattare” è raccontare il mondo.
La Centrale dell’acqua di Milano riapre al pubblico con la mostra “Primo Levi. Figure”, dedicata alle opere scultoree in filo metallico di Primo Levi.
Oltre 10mila tra foto, audio e video, per ricordare la marea eccezionale che nel 2019 mise in ginocchio la città. In primavera è attesa la mostra.
Che cosa ci offrirà il mondo dell’arte nel prossimo 2021? Molto, nonostante il momento difficile che sta attraversando nel rumoroso silenzio delle istituzioni. La nostra selezione di mostre e proposte online di grande qualità.
Per tutti era solo un matto, ma divenne uno dei più importanti esponenti della pittura naïf internazionale. Oggi invece Ligabue è solo un grande artista dal tratto unico.
Novembre è il mese di Artissima, la fiera d’arte contemporanea più importante in Italia. L’edizione 2020, l’anno della pandemia, diventa un’inedita versione virtuale tutta da scoprire.
Aveva molti talenti: poliglotta, giornalista e viaggiatrice ma decise di raccontare il mondo attraverso la macchina fotografica. Un’artista del racconto.