Giovani attivisti

Malala Yousafzai incontra Greta Thunberg: “È l’unica amica per la quale salterei la scuola”

Il premio Nobel per la pace Malala Yousafzai e l’attivista per il clima Greta Thunberg si sono incontrate a Oxford. L’incontro è stato immortalato sui social.

Malala Yousafzai, premio Nobel per la Pace per i suoi sforzi contro l’oppressione di giovani e bambini e in favore del loro diritto all’istruzione, e Greta Thunberg, l’attivista svedese per il clima che ha dato vita agli scioperi del venerdì e al movimento dei Fridays for Future, si sono incontrate all’Università di Oxford, nel Regno Unito, nella giornata di martedì 25 febbraio.

Una storia di ammirazione reciproca

Le due ragazze non si erano mai incontrate prima. Al momento, Thunberg si trova nel Regno Unito per partecipare allo sciopero per il clima di venerdì 28 febbraio che si terrà a Bristol, mentre Yousafzai sta frequentando l’università di Oxford dove studia scienze politiche, filosofia ed economia. “Beh… Oggi ho incontrato il mio idolo – ha twittato Thunberg –, cos’altro posso dire?”.

“Lei è l’unica amica per cui salterei la scuola”, ha replicato Yousafzai, che aveva già espresso la sua ammirazione per Thunberg in una recente intervista con il giornale Teen vogue: “A volte i giovani non vengono coinvolti nei processi decisionali. Non vengono coinvolte le donne, quindi figuriamoci loro. Avere le voci dei ragazzi presenti ai tavoli di discussione, avere delle figure femminili a quei tavoli, penso faccia un’enorme differenza”.

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Due ragazze che hanno cambiato il mondo

Greta Thunberg ha iniziato a protestare contro la crisi climatica quando aveva quindici anni. Si è seduta da sola davanti al parlamento svedese, sacrificando i suoi giorni di scuola per una causa più grande. Alla fine, ha creato un movimento globale e ha contribuito a portare la questione ambientale al centro delle tavole di discussione. Durante il tempo passato al campus dell’università, ha parlato di questioni scientifiche, dell’importanza di votare e dei limiti riscontrati durante le proteste.

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Quando aveva più o meno la stessa età, a quattordici anni, Malala Yousafzai è rimasta vittima di un attentato quasi mortale mentre tornava a casa da scuola, per aver tenuto un diario in cui raccontava la vita sotto il regime talebano. Una volta guarita dalle ferite, si è trasferita a Birmingham, nel Regno Unito con la sua famiglia e nel 2014 è diventata la persona più giovane a ricevere il premio Nobel per la Pace. “Sono qui per difendere i loro diritti, per far sentire la loro voce. Combatterò fino a quando l’ultimo bambino al mondo riceverà l’istruzione. Finché non vedrò tutti i bambini andare a scuola” aveva affermato dopo essere stata insignita del riconoscimento. Tre anni dopo, ha incominciato a frequentare l’università di Oxford.

Sono storie diverse, ma accomunate dal medesimo obiettivo: rendere il mondo un posto migliore.

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