Un compromesso piatto e al ribasso. La Cop30 sul clima ha deluso le aspettative ed è terminata con accuse reciproche tra i governi.
Miriam Martinelli, attivista per il clima dei Fridays for future, ci ha aperto le porte (e il cuore) per raccontarci cosa l’ha spinta, insieme a milioni di altri ragazzi a rimboccarsi le maniche per costruire un futuro migliore.
Miriam Martinelli è un’attivista per il clima della provincia di Milano, ha 16 anni ed è tra le menti che ha dato vita agli scioperi per il clima organizzati da Fridays for future. Momenti che hanno “invaso” e colorato la città per chiedere azione contro la crisi climatica. Dal primo evento del 15 marzo allo straordinario risultato del 27 settembre 2019 che ha visto in piazza Duomo quasi 200milla ragazze e ragazzi. Abbiamo trascorso con Miriam le ore che hanno preceduto il terzo sciopero globale per il clima, ci ha aperto le porte di casa (e il cuore) per raccontarci le emozioni, le sensazioni, cosa l’ha spinta, insieme a milioni di altri ragazzi, a rimboccarsi le maniche per costruire un futuro migliore per sé e per tutti noi.
Leggi anche: Cause e conseguenze dei cambiamenti climatici
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
![]()
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Un compromesso piatto e al ribasso. La Cop30 sul clima ha deluso le aspettative ed è terminata con accuse reciproche tra i governi.
Si è chiusa la prima settimana di negoziati alla Cop30 di Belém. Il mondo è diviso ma il Brasile vuole risultati concreti.
Un’analisi di Carbon Brief ha mostrato come da un anno e mezzo le emissioni complessive di gas ad effetto serra della Cina non crescano.
La guerra commerciale e i conflitti armati hanno parzialmente oscurato le numerose e deleterie scelte sul clima di Donald Trump nel suo primo anno del nuovo mandato da presidente.
“Una distruzione senza precedenti”. La prima valutazione delle Nazioni Unite sul passaggio dell’uragano Melissa è drammatica.
L’uragano Melissa è il più potente ad aver mai colpito la Giamaica. La situazione sull’isola è “catastrofica”, secondo le autorità locali.
Uno studio britannico ha analizzato le condizioni di caldo estremo che hanno colpito 854 città europee. Si tratta però solo di una parte dei decessi.
C’è chi continua a insinuare che la transizione ecologica non porterebbe i benefici sperati al clima. È il tema di questo capitolo di Bugie!
Pochi alloggi e a prezzi esorbitanti: per attivisti, scienziati, osservatori essere presenti alla Cop30 di Belém rischia di essere impossibile.