Mater-Bi, plastica ecologicamente corretta

Designer e progettisti di tutto il mondo sono in grado di creare nuovi prodotti a basso impatto ambientale.

Una novità nel campo della progettazione di oggetti
è sicuramente rappresentata da un particolare materiale: il
Mater-Bi, un polimero ricavato dal mais, il cui brevetto è
di proprietà della Novamont di Novara.

La consacrazione di questo materiale è stata durante le
olimpiadi di Sydney, quando il comitato organizzatore dei Giochi
utilizzò per il catering di atleti e pubblico solo piatti e
contenitori realizzati con questo materiale.

Da allora è cresciuto il numero di oggetti realizzati con
questa particolare bioplastica.
Ci sono oggetti dedicati allo svago, come le palline da golf che si
sciolgono in acqua. Ci sono oggetti più pratici e di uso
comune come le posate. Ma ci sono anche prodotti che sono entrati a
far parte della grande distribuzione: in molti supermercati europei
vi è un’ampia schiera di realizzati in Mater-Bi: dalle
retine per la frutta ai contenitori di carta, ai sacchetti
biodegradabili.

Infine ci sono anche applicazioni più tecnologiche come, per
esempio, i pneumatici.
Era il luglio del 2001 quando fu lanciato sul mercato un pneumatico
che al posto di nerofumo e silice utilizzava nella mescola proprio
l’amido di mais della società piemontese, permettendo di
diminuire la resistenza al rotolamento (grazie a un minor peso del
pneumatico dovuto al nuovo materiale si riduce l’attrito che questo
ha con l’asfalto) e quindi riducendo i consumi di carburante e le
emissioni gas (biossido di carbonio e anidride carbonica) ad
effetto serra.

Probabilmente questo nuovo indirizzo dell’industria chimica
è un segnale positivo determinato dal comportamento sempre
più responsabile dei consumatori che oggi selezionano i
prodotti e traducono in processo di acquisto quello che usualmente
era solo una semplice attenzione ai problemi ambientali.

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