Le onorificenze al merito premiano gli eroi di tutti i giorni per il loro impegno nella solidarietà, volontariato, inclusione sociale e legalità. Ecco le loro storie.
Come ogni anno il presidente Sergio Mattarella conferisce le onorificenze della Repubblica italiana ai cittadini che si sono distinti con le loro azioni nel sociale: agli eroi del quotidiano. Oggi è toccato trentasei cittadine e cittadini che si sono distinti per l’impegno nella solidarietà, nel soccorso, nella cooperazione internazionale, nella tutela dei minori, nella promozione della cultura e della legalità, per le attività in favore della coesione sociale, dell’integrazione, della ricerca e della tutela dell’ambiente.
Il Presidente #Mattarella ha conferito trentasei Onorificenze al Merito della Repubblica Italiana #OMRI2020
Come funzionano le onorificenze conferite da Mattarella
Questi riconoscimenti da parte del presidente vengono assegnati su iniziativa personale del presidente della Repubblica. L’obiettivo è quello di premiare persone, iniziative, progetti e storie che vengono giudicate lodevoli. Queste onorificenze non vengono conferite con cadenza fissa e sono divise in più categorie: Cavaliere di Gran Croce, Grande Ufficiale, Commendatore, Ufficiale e Cavaliere. Questo è anche l’ordine del prestigio. Mattarella quest’anno “ha individuato, tra i tanti esempi presenti nella società civile e nelle istituzioni, alcuni casi significativi di impegno civile, di dedizione al bene comune e di testimonianza dei valori repubblicani”. Lo scorso giugno il presidente della Repubblica aveva conferito altre 57 onorificenze ad altrettante persone che si erano distinte per il loro impegno durante l’emergenza coronavirus.
Le persone dietro le storie
Chiara Amirante, 54enne di Roma, premiata “Per il suo straordinario contributo al recupero delle marginalità e fragilità sociali e al contrasto alle dipendenze“. Chiara è fondatrice della Comunità Nuovi Orizzonti e consultrice di due Pontifici Consigli della Santa Sede. Da sempre è impegnata nel recupero degli emarginati, dei giovani con problemi di tossicodipendenza, alcolismo e prostituzione, attiva nelle carceri e con i bambini di strada.
Domiziana Avanzini, 48enne di Roma ma triestina di adozione, sarà Cavaliere dell’Ordine al Merito “per la sua preziosa opera di assistenza e supporto ai malati nelle strutture ospedaliere”. Nel 2000, coinvolta da una amica, si avvicina all’Avo – Associazione Volontari Ospedalieri – e comincia a prestare servizio volontario presso il reparto di Ortopedia. Negli anni è diventata dapprima responsabile dei volontari nel reparto Ortopedia e, successivamente, presidente dell’Avo triestina.
Nazzarena Barboni, 51 anni di Camerino (Macerata). Dopo la morte del figlio, affetto da neuroblastoma, avendo conosciuto la condizione dei bambini malati oncologici e la loro vita “rinchiusi” in un ospedale, nel 2007 ha fondato, con l’aiuto dell’ex marito Andrea, l’Associazione Raffaello Onlus per “creare uno spazio di vita normale” per i piccoli pazienti ricoverati nel Centro di Oncoematologia Pediatrica dell’Ospedale Salesi di Ancona. Premiata al merito “Per la sua generosa dedizione al supporto ai piccoli pazienti oncologici e alle loro famiglie”.
Carolina Benetti, 89 anni di San Giovanni Lupatoto (Verona). Madre di due figli, il secondogenito nato con disabilità a causa di una sofferenza neonatale. Nel 1983 il primogenito muore in un incidente stradale. Dopo tale tragedia Carolina e il marito Carlo hanno anche la preoccupazione del futuro del secondogenito Stefano. Nel 1984, insieme ad altre famiglie con figli “speciali”, un’associazione che si dedica al tema del “dopo di noi”. Insignita dell’onorificenza “per la sua generosità e la totale dedizione all’integrazione e supporto di giovani con disabilità”.
Rachid Berradi, 45enne nato in Marocco ma a Palermo da quando aveva 10 anni. Sarà da oggi Cavaliere “per la sua appassionata promozione di una cultura della legalità e per il contributo al contrasto all’emarginazione sociale”. Già in forza al Gruppo sportivo del Corpo Forestale dello Stato, finalista alle Olimpiadi di Sydney. È anche Coordinatore Sport dell’associazione Libera-Sicilia. Con il suo impegno testimonia il valore della pratica sportiva come prevenzione ed educazione alla legalità.
Valentina Bonanno, 30 anni di Palermo. Ha visitato il Kenya la prima volta da bambina e da allora, con i genitori, ha vissuto tra Italia e Kenya. In questo Paese, insieme alla madre, ha fondato l’associazione Maharagwe Fauzia Onlus che presiede. Mattarella l’ha premiata “per il suo contributo, in ambito internazionale, alla diffusione di pratiche sicure di supporto alla gravidanza“.
Alma Broccoli, 92 anni di Dormelletto (Novara). Da trenta anni – da quando è andata in pensione e ha deciso di dedicarsi al volontariato – è la centralinista della Croce Rossa di Arona. Coordina i soccorsi dei volontari rispondendo alle chiamate. Nel 2019 ha anche donato un mezzo, una Fiat Panda, alla stessa associazione. Insignita oggi “per l’impegno profuso, nel corso della sua vita, nella promozione del valore della solidarietà”.
Laura Bruno, 91 anni di Crotone premiata “per l’encomiabile esempio di generosità e solidarietà con cui da sempre opera a supporto delle persone emarginate”. Nel 1995 ha fondato il Centro Odontoiatrico “Solidarietà Vincenziana” che presiede. Nell’ambito del reinserimento sociale delle persone emarginate, il Centro interviene sui problemi odontoiatrici. Lì prestano attività volontaria 48 persone tra odontoiatri, odontotecnici, assistenti alla poltrona e 22 addetti all’accoglienza e alla segreteria.
Angela Buanne, 54 anni (Napoli). È la madre di Livia Barbato, deceduta poco più che ventenne nel luglio 2015 per le ferite riportate in un incidente stradale causato dal fidanzato, che in stato di ebrezza, guidò contromano per diversi chilometri. Nello stesso incidente perse la vita il conducente dell’auto proveniente dal verso giusto di marcia. Gira le scuole per incontrare gli studenti e sensibilizzarli sul tema della sicurezza stradale. Si è messa in evidenza agli occhi del presidente della Repubblica per “il suo contributo alla causa della sensibilizzazione presso i giovani sul tema della sicurezza stradale e del contrasto all’alcolismo e alle stragi del sabato sera“.
Ciro Corona, 40 anni (Napoli – Scampia), dal 1998 lavora come operatore sociale nel ruolo di educatore di strada e di comunità. Premiato “per il suo quotidiano e instancabile impegno nella promozione della legalità e nel contrasto al degrado sociale e culturale”.
Nicoletta Cosentino, 49 anni (Palermo). Vittima di violenza domestica, dopo un percorso di recupero intrapreso nel centro antiviolenza Le Donne Onlus di Palermo, e con il sostegno del Centro Astalli e dell’Associazione Pellegrino della Terra, riesce a superare una storia personale di abusi e a ricostruire la propria vita. Frequenta uno stage formativo presso un laboratorio di produzione alimentare che la porterà a ricostruire e riscoprire sé stessa e anche la sua passione per la cucina. Da qui l’idea di avviare un’attività imprenditoriale. Sarà un nuovo Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana “per il suo esempio di reazione e per il contributo offerto nella promozione di una cultura di contrasto alla violenza sulle donne e di recupero delle vittime di abusi”.
Don Luigi D’Errico, 58 anni (Roma), è parroco nella Chiesa dei Santi Martiri dell’Uganda nel quartiere Ardeatino di Roma dove da tempo è stata avviata un’esperienza esemplare di catechesi per e con le persone disabili. Premiato “per il suo quotidiano impegno a favore di una politica di reale inclusione delle persone con disabilità e per il contrasto alla povertà e alla marginalità sociale”.
Aldo Andrea Di Cristofaro, 77 anni (Bagnaturo di Pratola – L’Aquila). Mattarella ha riconosciuto il valore delle “sue iniziative di solidarietà nei confronti dei connazionali in Canada, così come a favore della comunità di origine nel nostro Paese“. Da sempre impegnato in iniziative di solidarietà verso gli italiani che vivono in Canada così come in progetti di beneficenza e solidarietà verso la sua terra di origine. Nel 2009, in occasione del terremoto a L’Aquila ha donato un prefabbricato per gli incontri di socializzazione delle persone anziane, borse di studio agli studenti rimasti orfani, un parco giochi per i bambini.
Vittoria Ferdinandi, 34 anni (Perugia). È la direttrice del ristorante e centro polifunzionale ‘Numero Zero’: aperto a Perugia nel novembre 2019, impiega un gruppo di ragazzi e ragazze (pari al 50% del personale) che soffrono di disturbi mentali di diversa entità e che si alternano tra cucina, sala e bancone. Essenziale il suo “contributo nella promozione di pratiche di autonomia e di inclusione sociale per i malati psichiatrici”.
Anna Fiscale, 32 anni (Verona), animatrice della cooperativa sociale Quid Onlus che ha un doppio obiettivo: riciclare stoffe in eccesso, provenienti da rimanenze di grandi marchi; dare lavoro a donne svantaggiate e in generale persone con fragilità. Sarà cavaliere “per il suo appassionato contributo e lo spirito di iniziativa con cui ha lavorato sulle vulnerabilità e le differenze per trasformarle in valore aggiunto sociale ed economico”.
Danilo Galli, 40 anni (Roma). Il suo valore è stato riconosciuto dal presidente della Repubblica “per il suo coraggioso e tempestivo intervento nel soccorso a una donna che minacciava di gettarsi da un viadotto”. Da 11 anni autista dell’Azienda di Trasporti di Roma (Atac). Nel settembre 2020 ha salvato la vita ad una donna che stava per gettarsi dal ponte di Via delle Valli a Roma.
Cinzia Grassi, 62 anni (Roma). Impegnata nel contrasto all’abuso, al maltrattamento e alla pornografia a danno dei bambini. Insignita dell’onorificenza per via della “sua importante opera di sensibilizzazione e conoscenza della patologia del diabete giovanile insulino-dipendente e di promozione di una cultura di contrasto agli stereotipi e alle discriminazioni”.
Elisabetta Iannelli, 52 anni (Roma). All’età di 24 anni le viene riscontrato un cancro, ma, dopo il primo periodo, nonostante la malattia, mette a disposizione le sue risorse per aiutare i malati come lei a convivere con la malattia senza rinunciare a una vita sociale e lavorativa. Si è battuta per i diritti dei malati di cancro: per la preservazione della fertilità dei giovani malati, per il diritto all’adozione dopo il cancro, per ottenere mutui e finanziamenti. Il suo è un costante “impegno profuso nella tutela dei diritti dei malati oncologici e nella difesa della loro qualità di vita”.
Sara Longhi, 38 anni e Alfonso Marrazzo, 36 anni (Bologna),Entrambi non udenti. Nel 2012, cercando un posto per organizzare eventi artistici per la comunità dei sordi, si sono ritrovati a dare vita a una attività nuova: il “Senza nome” caffè, un bar che ha la funzione di far interagire i sordi con gli udenti. Entrambi sono stati nominati cavalieri “per il loro esemplare contributo alla conoscenza delle diversità e alla promozione di una cultura di reale inclusione e dialogo”.
Egidio Marchese, 52 anni (Aosta). È presidente della DISVAL ASD, società sportiva valdostana per persone con disabilità, gestita interamente da disabili. Da Mattarella è stato riconosciuto il suo impegno nello sport paralimpico e la sua dedizione alla pratica sportiva come occasione di inclusione sociale”.
Don Tarcisio Moreschi, 73 anni e Fausta Pina 73 anni (Brescia). Il prete, originario della diocesi di Brescia, appena ordinato, nel 1975, è partito per l’Africa dove opera da 36 anni. Fausta Pina, maestra di infanzia in pensione, è in Africa come volontaria da 15 anni, in un centro che ospita circa 100 bambini, di cui alcuni sieropositivi, e si occupa della loro istruzione primaria e secondaria. Entrambi hanno dedicato “la loro vita, in ambito internazionale, alla cura, tutela e istruzione di bambini orfani e con disabilità”.
Padre Salvatore Morittu, 74 anni (Sassari). Da sempre impegnato nella lotta contro le tossico-dipendenze e l’emarginazione sociale. Da Mattarella è stato riconosciuto il suo impegno “al contrasto alle tossico-dipendenze e all’emarginazione sociale”.
Enrico Parisi, 28 anni (Corigliano-Rossano – Cosenza). All’interno dell’azienda ha creato “+ che olio coltiviamo cultura”, una sezione che, nell’ambito della responsabilità di impresa, mira alla realizzazione di progetti di sostenibilità sociale, economica ed ambientale. Insignito dell’onorificenza per “il suoappassionato contributo alla promozione di pratiche di sostenibilità sociale, ambientale ed economica”
Valeria Parrini, 65 anni (Piombino), giornalista, moglie del padre di Ruggero Toffolutti, operaio morto sul lavoro nel 1998 nell’acciaieria Magona di Piombino, oggi Arcelor Mittal. Nello stesso anno ha fondato l’Associazione Nazionale per la Sicurezza sul lavoro Ruggero Toffolutti. Si batte instancabilmente perché tragedie come quella che ha colpito la sua famiglia non accadano più. Il presidente Mattarella ha riconosciuto “il prezioso contributo che, da molti anni, offre sul tema della sicurezza dei lavoratori”.
Immacolata – detta Titina – Petrosino, 73 anni e Ugo Martino, 73 anni (Isernia). Nel 2007, in seguito all’incontro con Padre Leòn Sirabahenda ad Isernia, fondano l’Associazione Oltre la Vita Onlus in nome del figlio Francesco, giovane vittima nel disastro ferroviario di Roccasecca del 2005. L’associazione finanzia progetti in favore della popolazione di Makamba in Burundi. Premiata “per l’opera di solidarietà offerta, in ambito internazionale, a favore della promozione dei diritti di base assistenziali e sanitari”.
Michela Piccione, 35 anni (Sava – Taranto). Ha svolto vari lavori prima di arrivare al ruolo di centralinista in un call center a Taranto. Si rende conto da subito delle condizioni lavorative cui lei e suoi colleghi sono sottoposti, sfruttati per un compenso irrisorio. Trovata la forza, ha convinto altre 20 colleghe e denunciato alla SLC Cgil tutte le irregolarità riscontrate. Nominata cavaliere “per il suo coraggioso gesto di denuncia delle condizioni di sfruttamento del lavoro giovanile”.
Serena Piccolo, 18 anni (Pomigliano d’Arco – Napoli). Affetta da una rara malattia, aplasia midollare. A giugno scorso, quando era ricoverata presso l’ospedale Bambin Gesù di Roma, in attesa del trapianto, in occasione del suo esame di maturità, Serena ha scelto di lasciare l’ospedale per sostenere l’esame: ha preso 100/100. Mattarella ha riconosciuto “il suo esempio di forza d’animo e determinazione”.
Enrico Pieri, 86 anni (Sant’Anna di Stazzema – Lucca), presidente dell’associazione “Martiri di Sant’Anna di Stazzema”, ha donato all’associazione la sua casa di infanzia, la stessa in cui fu sterminata la famiglia, per favorire incontri e dare spazio alle delegazioni di studenti e ricercatori. Sarà commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana “per l’impegno, di tutta una vita, a favore della tutela della memoria, della diffusione della conoscenza storica e della difesa dei principi alla base della convivenza democratica”
Christian Plotegher, 45 anni (Rovereto – Trento) – Titolare di Barber Factory 1975. Il presidente della Repubblica l’ha nominato cavaliere “per il suo contributo nella realizzazione di ambienti della vita quotidiana accessibili ed inclusivi anche per ragazzi con disabilità”. In seguito all’incontro con Tommaso, un bambino autistico di 2 anni, e sua madre, Barbara, ha deciso di prevedere “l’ora della quiete” : un tempo dedicato a tagliare i capelli ai bambini autistici in un ambiente sereno e confortevole, poco rumoroso e non affollato, che li metta al riparo da fonti di stress e quindi rischi di crisi.
Fabiano Popia, 77 anni (Valsinni – Matera). Nel 1995 perde la figlia Rosella, vittima di un incidente stradale a Valsinni, dove stava trascorrendo le vacanze estive. Fabiano e la moglie Elvira, nel rispetto delle sue volontà, decidono di donare gli organi, facendo di Rosella il primo donatore multiorgano della Regione Basilicata: salva ben 7 persone. Insignita dell’onorificenza “per la sua dedizione e il suo quotidiano impegno nella promozione della cultura del dono degli organi”.
Giovannella Porzio, 24 anni (Torino). Affetta dalla malattia rara Charcot-Marie-Tooth che l’ha costretta alla carrozzina dall’età di 10 anni. È testimone per l’Associazione Progetto Mitofusina 2 Onlus e Telethon. Mattarella ha voluto riconoscere “la sua dedizione e il suo quotidiano impegno nella promozione della cultura del dono degli organi”.
Rachele Spolaor, 25 anni (Mestre – Venezia). Sarà da oggi cavaliere “per il coraggio e l’altruismo con cui, a proprio rischio, è intervenuta in soccorso di un uomo che si era gettato sui binari della stazione di Mestre”. Infatti il 10 dicembre scorso, mentre si trovava alla stazione ferroviaria di Mestre-Ospedale, di rientro dal lavoro, ha visto un uomo lanciarsi sui binari ed è intervenuta in suo soccorso. Nonostante l’imminente sopraggiungere di un treno, lo ha raggiunto sui binari cercando di farlo risalire sulla banchina, salvandolo.
Mattia Villardita, 27 anni (Savona). Da tre anni, travestito da Spiderman, fa visita ai piccoli pazienti dei reparti pediatrici della Liguria. È il fondatore di Supereroincorsia, un gruppo di giovani impegnati nel volontariato. “Ho dei problemi di salute sin dalla nascita – racconta -, quindi sono sensibile all’argomento”. Per questo è stato premiato “per l’altruismo e le fantasiose iniziative con cui contribuisce ad alleviare le sofferenze dei più giovani pazienti ospedalieri”.
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