Casa di Langa è una struttura immersa nella natura, tra i noccioleti e i vigneti delle colline di Cerretto Langhe, nell’Alta Langa in Piemonte. Si tratta di una realtà caratterizzata dalla forte volontà di inserirsi nel contesto naturale senza interferire con l’ambiente circostante: dalle architetture agli spazi coltivati, tutto è progettato per essere in totale
Meno dolori, più antiginnastica
La disciplina nasce nel 1976, con la pubblicazione del libro “Le corps a ses raisons” (ovvero il corpo ha le sue ragioni), tradotto poi in italiano con “Guarire con l’antiginnastica”.
L’autrice del testo ed ideatrice del metodo è una
kinesiterapeuta, Thérèse Berterat, insoddisfatta
dell’approccio classico – e forse troppo meccanicistico – al corpo
umano proposto dalla kinesiterapia: dopo l’incontro con Francoise
Mezières, e con il suo approccio molto più olistico
alla disciplina, la Bertherat compie un ulteriore perfezionamento,
dando forma definitiva ad una nuova disciplina,
l’antiginnastica.
Il nome, così particolare, deriva dal fatto che i
movimenti proposti durante le sedute non sono esercizi di
potenziamento muscolare, come ci si aspetta da una comune
ginnastica, ma movimenti più o meno piccoli eseguiti per
sciogliere le tensioni ed i blocchi del corpo.
Come si pratica?
Dopo un colloquio preliminare con un esperto, il paziente affronta
un ciclo di una decina di sedute di 90 minuti l’una in gruppo con
altri 5 o 6 pazienti.
Le fasi sono due: in un primo momento, l’operatore fa assumere una
posizione che richiede tutta l’ampiezza della muscolatura.
A questo punto ciascuno sarà in grado di localizzare i
propri blocchi e di “lavorarli”, sempre con l’aiuto
dell’operatore-guida, nella seconda fase.
Lo scopo di questa tecnica è portare il paziente
all’autoconsapevolezza e all’autoguarigione attraverso una sorta di
pedagogia del corpo perché, ci spiega Enrico De Luca,
operatore certificato in antiginnastica, “Quando una parte del
proprio corpo non è più sconosciuta, si apre anche
una via per l’autoguarigione.”
“La disciplina lavora a vari livelli con tutta la muscolatura,”
continua l’esperto “attraverso movimenti a volte molto piccoli e
precisi, a volte più grandi, talvolta con l’ausilio di
semplici oggetti, come palle di legno. I disturbi che traggono
maggiore beneficio dall’antiginnastica sono lombosciatalgie,
cervicalgie, alluce valgo, problemi con l’articolazione
temporo-mandibolare, e in generale tutto quello che riguarda
l’apparato muscolo scheletrico.”
Per avere più informazioni sull’antiginnastica, visionare
l’elenco degli esperti ed avere indicazioni su come diventare
operatori certificati, il sito di riferimento è www.antiginnastica.com.
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