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Un Report di Google fotografa lo stato della mobilità nel nostro paese, che cresce in Calabria e in Sardegna e riparte con fatica nel Lazio e in Lombardia.
Nel nostro paese la mobilità sta tornando su valori “normali”, quelli precedenti l’emergenza pandemica. Non siamo ancora ai livelli del 2019, ma nel mese di luglio i movimenti sono calati solo del 10 per cento rispetto alle prime cinque settimane del 2020, che precedettero l’inizio delle restrizioni legate al dilagare del Coronavirus. La situazione migliora, anche se restano enormi differenze fra i territori: se in molte regioni del Sud ci si sposta addirittura di più di un anno e mezzo fa, in altre la mobilità risulta ancora in forte calo. A scattare la fotografia delle nostre abitudini è il Google Mobility Report, uno studio mondiale sui movimenti all’interno delle comunità che ha confrontato i dati degli ultimi mesi con quelli dell’inizio del 2020.
A balzare subito all’occhio sono gli ultimi dati elaborati, quello relativi al mese di luglio: complici la stagione estiva, la possibilità di raggiungere tutte le regioni e la riduzione delle misure di contenimento del Coronavirus, il calo della mobilità è risultato solo del 10 per cento. Un dato lontanissimo dal meno 60 per cento registrato all’inizio dell’anno, o dal crollo del 46 per cento che aveva segnato il periodo pasquale; al di là di questi due picchi negativi, la crescita è stata graduale da marzo (meno 30 per cento), passando per il meno 25 punti percentuali di maggio, fino al meno 15 per cento di giugno e al dato di luglio, ormai molto vicino a quello “normale” di inizio 2020.
In questa difficile fase segnata dall’emergenza pandemica, il punto di più basso si è toccato a metà aprile dello scorso anno, con un crollo della mobilità di 80 punti percentuali: anche in quel caso l’allentamento delle restrizioni e l’arrivo della bella stagione contribuirono a una risalita, ma nel mese di luglio del 2020 si contava ancora un calo del 20 per cento, un numero dimezzato quest’anno.
In un quadro generale che indica un graduale ritorno alle abitudini di un tempo, permangono comunque grandi differenze fra i diversi territori. In Calabria, per esempio, il livello di mobilità riporta un significativo balzo dell’11 per cento: in pratica oggi gli spostamenti sono persino superiori al periodo pre-pandemia; un trend analogo, anche se in misura minore, si registra in Abruzzo e Sardegna, che fanno entrambe segnare una crescita del 5 per cento. Liguria, Puglia, Marche e Molise hanno raggiunto i livelli di un anno e mezzo fa. La mobilità, invece, è ancora stagnante in Valle d’Aosta, Lazio, Lombardia e in Piemonte, regioni che fanno registrare un calo compreso tra il 18 e il 23 per cento.
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