Dove si coltiva la banana e da dove proviene

Il consumo della banana in Europa risale ai tempi di Alessandro Magno. La Musa Paradisiaca è una delle tre principali varietà.

La Musa Paradisiaca, la migliore varietà di banana

Un casco di Musa Paradisiaca, il suggestivo nome scientifico della saporita varietà della banana, può avere fino a duecento frutti.
Un casco di Musa Paradisiaca, il suggestivo nome scientifico della saporita varietà della banana, può avere fino a duecento frutti. (foto di sa Terli/Anadolu Agency/Getty Images)

La Musa Paradisiaca è una varietà di banana che cresce in America Centrale ed è abbondantissima nei suoi territori originari – che sono tra il sud est asiatico e la penisola malese. Contiene amido, vitamina C, zuccheri e potassio, ed è più ricca di fibre delle sue consorelle Musa Sapientum e Musa Cavendishii. È inoltre povera di grassi.

Musa Paradisiaca è il nome accettato per l’ibrido tra Musa acuminata e Musa balbisiana. La maggior parte delle banane coltivate e delle piantagioni sono cultivar triploide sia di questo ibrido che di M. acuminata da solo. Linneo originariamente usava il nome M. paradisiaca solo per piantagioni o banane da cucina, ma l’uso moderno include cultivar ibridi utilizzati sia per la cottura sia come banane da dessert. Il nome di Linnaeus per le banane di dessert, Musa sapientum, è dunque sinonimo di Musa paradisiaca.

La storia della Musa Paradisiaca

Alessandro Magno fu uno dei primi europei ad assaggiare una banana (foto di Universal History Archive/UIG via Getty Images)
Alessandro Magno fu uno dei primi europei ad assaggiare una banana (foto di Universal History Archive/UIG via Getty Images)

Nel 300 a.C. la banana viene degustata da Alessandro Magno, e da lui pubblicizzata tra i popoli europei. La tradizione della letteratura popolare del tempo ha addirittura lasciato in eredità un indovinello indu che ha per soggetto un frutto dolce e succulento, dal color del sole. Dall’India, la banana fa il giro del mondo. Si diffonde nelle Indie occidentali, Africa e Canarie. Poi è la volta dell’America del Sud: da qui Tomas de Berlanga, sacerdote spagnolo, la esporta nei Caraibi nel 1516. Da alcuni documenti di navigazione cinquecenteschi si evince che la banana era considerata utile per soddisfare la fame e la sete, nei lunghi viaggi.

A partire da quelle esplorazioni, desiderio di conquista di nuove terre, la banana si coltiva oggi in tutto il mondo. Nelle Hawaii (dove fu portata dalle antiche canoe della Polinesia) è oggi coltivata in aree ambientali protette. E in occidente gode di un ricco mercato: anche chi è attento al peso forma può assaporarne una come pasto unico di prima colazione, essendo certo che è bene indicata anche per le diete.

Suggerimenti per la scelta delle banane e la conservazione

Lo stato di salute di una banana si capisce dalla colorazione. Un giallo intenso suggerisce l’integrità del frutto. La ricchezza di zuccheri fa di questa musa un utile e gustosissimo ingrediente per torte e crostate. Se si acquista un frutto ancora acerbo, lo si potrà far maturare velocemente in un sacchetto di carta: la maturazione avverrà in poche ore se la banana sarà avvicinata a una mela o a un pomodoro.

 

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