Secondo un report pubblicato in vista della Cop30, le 45 maggiori aziende di carne e latticini al mondo inquinano di più del secondo Paese produttore di petrolio.
Lo Stato ha approvato una legge bipartisan per togliere dai pasti scolastici i cibi ultra-processati più dannosi per la salute a partire dal 2029 ed entro il 2035.
Una nuova legge approvata in California, la prima di questo genere negli Stati Uniti, eliminerà gradualmente i cibi ultra-processati nei pasti scolastici. Il “Real Food, Healthy Kids Act” (AB 1264), sostenuto da tutte le parti politiche, è stato firmato lo scorso 8 ottobre dal governatore Gavin Newson: l‘obiettivo è garantire che gli studenti abbiano accesso ad alimenti più sani e nutrienti a scuola, riducendo l’esposizione a ingredienti e additivi associati a problemi di salute.
“Per troppi studenti, i pasti che ricevono a scuola sono gli unici su cui possono contare durante la giornata, il che rende la qualità del cibo ancora più importante”, ha affermato la First Partner Jennifer Siebel Newsom. “Eliminando gli alimenti ultra-processati più preoccupanti, aiutiamo i bambini a rimanere nutriti, concentrati e pronti a imparare”.
Il testo in primis stabilisce per la prima volta una definizione statutaria di “alimento ultra-processato” negli Stati Uniti. L’identificazione si basa sulla presenza di specifici additivi (come stabilizzanti, emulsionanti, esaltatori di sapidità, coloranti o edulcoranti) combinati con alti livelli di grassi saturi, zuccheri aggiunti o sale.
Il provvedimento incarica poi il Dipartimento della sanità pubblica della California di individuare i cibi ultra-processati più preoccupanti e dannosi che dovranno essere progressivamente eliminati a partire da luglio 2029. Il divieto totale di servire questi alimenti nei vari gradi di istruzione è previsto entro il 1° luglio 2035. La legge obbliga i fornitori delle scuole a presentare rapporti annuali dettagliati sui loro prodotti e la loro classificazione come cibi ultra-processati.
La California è diventata il primo stato del Paese a rendere gratuiti i pasti scolastici per tutti gli studenti statali, indipendentemente dal reddito. Nel 2023 e 2024 ha vietato nei cibi per la scuola quattro sostanze chimiche, già proibite nell’Unione europea e in altri paesi, come il colorante rosso eritrosina e l’olio vegetale bromurato. Lo stato promuove, inoltre, il programma “Farm to School” per garantire agli studenti l’accesso a cibi di provenienza locale e nutrienti.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
![]()
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Secondo un report pubblicato in vista della Cop30, le 45 maggiori aziende di carne e latticini al mondo inquinano di più del secondo Paese produttore di petrolio.
Il mondo del vino si trova oggi a un bivio: continuare su una strada tradizionale o innovare, abbracciando i principi della sostenibilità e della responsabilità sociale. La scelta di Mack & Schühle Italia.
Uno spazio espositivo, una rete mondiale, ma anche un invito a scoprire i sistemi alimentari globali. Inaugura il 16 ottobre, in occasione della Giornata mondiale dell’alimentazione.
Nello stato di Meghalaya, i menù scolastici comprendono cibi selvatici e locali per contrastare la malnutrizione, favorire la biodiversità e gli agricoltori della comunità.
Il 65 per cento della pesca dei tonnetti striati alle Maldive si fa con canna e lenza per proteggere il mare e garantire un futuro alle prossime generazioni.
Ogni italiano in media spreca 555, 8 grammi di cibo a settimana, ma lo spreco alimentare, dall’ambito domestico a quello di filiera e della ristorazione, si può ridurre. Ecco chi ci è riuscito.
I risultati di uno studio dell’Università di Tor Vergata che ha messo a confronto la dieta mediterranea convenzionale e quella biologica sui benefici per l’organismo.
La campagna Futuro Bio invita a riconoscere il biologico come una scelta naturale e condivisibile, frutto di un legame autentico con la terra, una connessione fisiologica dimostrata anche dalle neuroscienze.
Un disegno di legge punta a modificare la costituzione colombiana per vietare le colture ogm nel Paese ed è sostenuto da agricoltori e indigeni che vogliono proteggere la biodiversità.

