L’oceano Antartico riconosciuto ufficialmente. È il quinto al mondo
La mappa dell'oceano Antartico pubblicata dal National Geographic su dati Nasa/Jpl e Iho
L’oceano Antartico, detto anche Meridionale o Australe, è stato ufficialmente riconosciuto dalla National geographic society come il quinto al mondo.
La mappa dell'oceano Antartico pubblicata dal National Geographic su dati Nasa/Jpl e Iho
La National geographic society, organismo scientifico ed educativo che si occupa di cartografia di terre, mari e cielo, ha riconosciuto ufficialmente l’esistenza di un quinto oceano nel mondo. Si tratta dell’oceano Antartico – detto anche Australe o Meridionale che si affianca così all’Atlantico, al Pacifico, all’Artico e all’Indiano.
Le caratteristiche geografiche e naturali del nuovo oceano
Il “nuovo” oceano racchiude la maggior parte delle acque situate attorno alla regione antartica, fino al 60esimo parallelo Sud. Ad eccezione del Canale di Drake e del mare di Scotia. A darne notizia è un articolo apparso sul National Geographic, nel quale si sottolinea come l’oceano Antartico presenti caratteristiche del tutto peculiari. L’aria è più fredda, i ghiacciai presentano una colorazione più bluastra. Ed è “il solo bacino a confinare con tre altri oceani, nonché l’unico che abbraccia completamente un continente”, ha precisato la biologa marina Sylvia Earle.
The northern limit of the Southern Ocean varies between about 50 and 62 degrees south latitude. We're using 60 south latitude as proxy for the Southern Ocean's northern ecological limit, this is used by NOAA in the US and by a plurality of members of the IHO pic.twitter.com/Te3k2QXAe9
Contrariamente agli altri oceani, i cui confini sono definiti dai continenti che li delimitano, l’Antartico è “limitato” da un flusso chiamato corrente circumpolare antartica. Essa attira le acque di Atlantico, Pacifico e Indiano e alimenta così il sistema di circolazione mondiale che distribuisce calore nel Pianeta.
L’oceano Antartico era stato già riconosciuto ma solo da alcuni
Il riconoscimento dell’Antartico, tuttavia, non ha ricevuto un consenso unanime da parte della comunità scientifica. Il dibattito, al contrario, è animato ormai da anni. Ad esempio, l’Organizzazione idrografica internazionale, che lavora per le Nazioni Unite, aveva decretato l’esistenza dell’oceano nel 1937. Tornando però sui propri passi nel 1953. Negli Stati Uniti, invece, il nome è utilizzato dal 1999. Ma è soltanto nel 2021 che la Noaa, la National oceanic and atmosferico administration, ha ufficializzato l’esistenza di un bacino distinto.
“L’oceano Antartico è riconosciuto da tempo dagli scienziati, ma poiché non è mai stato trovato un accordo internazionale, non l’avevamo mai riconosciuto ufficialmente”, ha spiegato Alex Tait, geografo della National geographic society. A spingere verso il riconoscimento è stato, infine, il fatto che il bacino ospita anche degli ecosistemi marini tanto unici quanto fragili. In questa ottica, considerare ufficialmente l’esistenza dell’oceano Australe potrebbe aiutare a sensibilizzare sulla necessità di salvaguardarlo.
La bioluminescenza è nata sott’acqua circa 540 milioni di anni fa. Gli octocoralli, antenati dei coralli molli, hanno evoluto per primi la capacità di produrre luce durante il periodo Cambriano. Ingegnoso strumento di comunicazione, predazione e difesa.
Secondo il Tribunale internazionale del diritto marittimo i governi hanno l’obbligo di lottare contro i cambiamenti climatici. Ecco cosa può cambiare ora.