La proposta di togliere la scadenza all’autorizzazione delle sostanze attive dei pesticidi è contenuta in un pacchetto semplificazione della Commissione. Per gli ambientalisti in questo modo il profitto dell’industria prevale sulla salute.
L’olio d’oliva “non è olio” se non è extravergine. Lo dicono i nutrizionisti, i medici, i sommelier, i gourmet, ma soprattutto chi, l’olio, lo sa fare. Spiega Nicola Tieri della Masseria Don Vincenzo, assaggiatore di oli vergini d’oliva: “L’olio extravergine non ha bisogno di complesse lavorazioni, si forma spontaneamente nell’oliva: al suo interno, il pregiato
L’olio d’oliva “non è olio” se non è extravergine.
Lo dicono i nutrizionisti, i medici, i sommelier, i gourmet, ma
soprattutto chi, l’olio, lo sa fare. Spiega Nicola Tieri della
Masseria Don Vincenzo, assaggiatore di oli vergini d’oliva: “L’olio
extravergine non ha bisogno di complesse lavorazioni, si forma
spontaneamente nell’oliva: al suo interno, il pregiato condimento
si conserva in minuscole sacche protette da una sottile membrana di
antiossidanti, sostanze che impediscono il decadimento della
clorofilla, degli aromi, delle vitamine, dei sali minerali, dei
tannini e dei tanti componenti benefici. Tra questi, i più
interessanti sono gli acidi grassi insaturi che hanno il pregio di
non innalzare il colesterolo”.
Ma tutti gli extravergine sono uguali? “L’appellativo extravergine
non è, da solo, sinonimo di qualità; un buon olio
d’oliva infatti è sicuramente extravergine, ma non è
vero il contrario, ossia un olio extravergine non è detto
che sia anche buono”, continua Tieri. “Un aiuto al consumatore
può arrivare sicuramente dalle Dop (Denominazioni di Origine
Protetta) e dalle IGT (Indicazioni Geografica Protetta), in quanto
i disciplinari che le governano hanno parametri più rigidi
da rispettare, funzionali alla preservazione del territorio e delle
tradizioni”.
Nel buon extravergine molto lo fa la qualità organolettica.
Più questa è elevata, maggiore è il valore
nutrizionale: le proprietà sensoriali dipendono anche dalla
presenza di polifenoli, sostanze antiossidanti che svolgono un
ruolo importante sia sull’olio che sull’organismo umano, garantendo
resistenza all’ossidazione e svolgendo un’azione cardioprotettiva e
preventiva dei tumori. Il contenuto di polifenoli cambia a seconda
della cultivar utilizzata, dello stadio di maturazione dei frutti,
delle condizioni pedoclimatiche della zona di produzione,
dall’irrigazione, dal tipo di lavorazione subita dall’olio fino ad
arrivare alla conservazione e imbottigliamento.
“In ogni regione d’Italia abbiamo produzioni di qualità
sempre più alta, con caratteristiche organolettiche
tipiche”, precisa Tieri. “Le differenze ambientali conferiscono
alle diverse varietà di olive una propria unicità, un
proprio carattere, una propria storia. In una sola parola, una
propria personalità. Volendo fare una distinzione degli oli,
è indispensabile differenziare fra fruttato intenso, medio o
leggero, tenendo presente che l’olio giovane è sempre
più aromatico ed esprime al meglio la sua tipicità e
il suo flavor”.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
![]()
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
La proposta di togliere la scadenza all’autorizzazione delle sostanze attive dei pesticidi è contenuta in un pacchetto semplificazione della Commissione. Per gli ambientalisti in questo modo il profitto dell’industria prevale sulla salute.
L’associazione dei consumatori, analizzando otto campioni di riso basmati, ha rilevato la presenza di pesticidi in circa la metà dei campioni, e aflatossine in cinque di essi.
Un documento dell’associazione Ciwf fa i conti di quanto costerebbe in termini ambientali, economici ed etici il primo allevamento di polpi e, in generale, l’acquacoltura carnivora.
Sei anni dopo il precedente dossier, Eat-Lancet estende il concetto di dieta per la salute planetaria anche ai temi di giustizia sociale e accessibilità del cibo.
Con l’approvazione da parte del Parlamento europeo della direttiva suolo, gli Stati membri hanno tre anni di tempo per istituire sistemi di monitoraggio e promuovere soluzioni per una gestione sostenibile.
Con l’immunologo Attilio Speciani abbiamo approfondito uno studio australiano secondo cui il consumo di noci è associato a una maggiore longevità, memoria e mobilità articolare.
Lo Stato ha approvato una legge bipartisan per togliere dai pasti scolastici i cibi ultra-processati più dannosi per la salute a partire dal 2029 ed entro il 2035.
Secondo un report pubblicato in vista della Cop30, le 45 maggiori aziende di carne e latticini al mondo inquinano di più del secondo Paese produttore di petrolio.
Il mondo del vino si trova oggi a un bivio: continuare su una strada tradizionale o innovare, abbracciando i principi della sostenibilità e della responsabilità sociale. La scelta di Mack & Schühle Italia.