![Una tartaruga verde ha tentato di nidificare in Calabria: è il primo caso mai segnalato in Italia](https://cdn.lifegate.it/bF1kmRcTWfidNBJt3OnCSgoRRi0=/470x315/smart/https://www.lifegate.it/app/uploads/2024/07/wwf-tartaruga-verde.jpg, https://cdn.lifegate.it/BBwZK33GzyTF2b6MtN1Zr-gmCu4=/940x630/smart/https://www.lifegate.it/app/uploads/2024/07/wwf-tartaruga-verde.jpg 2x)
I volontari del Wwf hanno trovato tracce che non erano – come di consueto – di una Caretta caretta, bensì di una tartaruga verde.
Nella faggeta di Monte Spigno due botanici hanno osservato la rara orchidea, mai censita nella regione.
Tendendo fede al suo nome è “apparsa” dal nulla, in una faggeta nel parco del Gargano, un’orchidea fantasma (Epipogium aphyllum Sw.). È la prima volta che questa rara pianta viene rinvenuta in Puglia, regione caratterizzata da una ricca biodiversità, solo il promontorio del Gargano ospita infatti circa novanta specie differenti di orchidee.
Questa pianta vive in luoghi con un clima temperato e umido e deve il nome comune sia alla sua elusività che al delicato fiore bianco che sboccia nei mesi estivi all’apice del sottile stelo, tanto sottile da dare l’impressione che il fiore sia sospeso in aria, proprio come un fantasma. L’orchidea fantasma può vivere per lunghi periodi sottoterra, coperta da un denso strato di humus composto dalla lettiera dei faggi dal quale trae nutrimento, e sbuca dal sottobosco per fiorire solo in presenza di determinate condizioni atmosferiche.
La pianta, alta circa dieci centimetri, è stata trovata da due botanici di San Giovanni Rotondo, Giovanni Russo e Luigi Palladino, nella faggeta di Monte Spigno, nel comune di Monte Sant’Angelo. La notizia della scoperta è stata pubblicata su Italian Botanist, rivista scientifica della Società botanica italiana.
L’orchidea fantasma è una specie protetta dalla Cites, la Convenzione di Washington sul commercio internazionale delle specie di fauna e flora selvatiche minacciate di estinzione, e ne è assolutamente vietata la raccolta. La rarità di questa pianta, che vive anche nelle foreste umide e calde di Florida e Cuba, è dovuta proprio alle specifiche esigenze climatiche ed ambientali e anche dalla carenza di insetti impollinatori, falene dotate di una spirotromba sufficientemente lunga per impollinare l’orchidea che produce singoli fiori in successione. Lo scorso anno questa rarità botanica è stata trovata anche in Calabria, nel parco della Sila.
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