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Un evento eccezionale per uno dei musei più importanti al mondo. Perché le mummie egizie sono state trasferite? Scopriamolo.
Colossale. Potrebbe essere definita così la parata svoltasi lo scorso sabato 3 aprile per le strade del Cairo e andata in onda in tutto il mondo. Ventidue mummie appartenenti ai faraoni, grazie a una splendida processione reale, sono state trasferite dal Museo egizio in piazza Tahrir fino al nuovo Museo nazionale della civiltà egizia (National museum of Egyptian civilization – Nmec) a Fustat. Un evento che più che dare lustro alla prestigiosa storia di questo popolo, sembra voler ribadire ancora una volta la potenza dell’attuale governo. Una forza che va al di là di tutto.
Chi avrebbe mai pensato a un evento di tale portata, con una pandemia in corso, per trasferire ventidue preziose mummie di faraoni egiziani da una sede museale a un’altra? Il Governo egiziano l’ha fatto per lanciare ufficialmente il nuovo Museo nazionale della civiltà egizia – Nmec – a Fustat. E lo spettacolo non è mancato.
Come sfondo fuochi d’artificio e poi loro, le protagoniste, le mummie – diciotto re e quattro regine – hanno viaggiato in ordine di età su carri faraonici color oro, realizzati appositamente per l’evento, dotati di un sofisticato sistema di sospensioni pneumatiche per assorbire le vibrazioni e con il nome dei loro occupanti scritto in arabo, inglese e con caratteri geroglifici. All’interno, le spoglie reali sono state collocate in teche sterili all’avanguardia per garantirne la conservazione impeccabile. Seqenenre Tao II, che regnò sull’Alto Egitto intorno al 1.600 a.C., ha guidato la parata, mentre Ramses IX, che regnò nel XII secolo a.C., ha chiuso le fila.
A rendere lo spettacolo ancora più grandioso, 60 motociclette, 150 cavalli e un ensemble di musica diretto dal famoso Maestro egiziano Nader Abbassi. Tutto ha avuto inizio con il saluto di 21 colpi di cannone, poi la processione ha circondato l’obelisco nella vicina piazza Tahrir, e ha poi proseguito lungo il Nilo fino al Nmec, dove il Presidente egiziano Abdel Fattah El-Sisi ha accolto personalmente le mummie dei faraoni nella loro nuova sede permanente al Museo nazionale della civiltà egizia a Fustat. La sfilata di quaranta minuti ha visto la partecipazione di dodici celebrità egiziane ed è stata trasmessa da oltre 200 canali televisivi di tutto il mondo.
Ciò che è certo è che l’Egitto ha un nuovo stupendo museo nei cui laboratori verranno tenuti i manufatti di inestimabile valore appena trasferiti. Qui, per le prossime due settimane, saranno preparati per l’installazione all’interno delle nuove teche nella Royal mummies hall, modellata come la Valle dei re, l’area che ospita le tombe originali.
L’esposizione fornirà informazioni dettagliate sul contesto storico dei reali, insieme a scansioni Tc e a elaborate analisi del Dna. La Royal Mummies Hall aprirà ai visitatori il 18 aprile, in concomitanza con il World heritage day. Per promuovere l’apertura del nuovo museo, il Nmec offre uno sconto del 50 per cento sui biglietti d’ingresso alla Central exhibition hall per tutti i visitatori dal 4 al 17 aprile.
Affacciato su Ain Al Sira, nel cuore della storica città di Fustat, vicino alla Fortezza di Babilonia, il Nmec è uno dei musei di archeologia più grandi e più importanti al mondo e il primo a comprendere l’intera civiltà egizia.
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