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Lampedusa vuole unire il Mediterraneo con un concerto di solidarietà
L’isola di Lampedusa diventa protagonista di un evento musicale che vuole unire e abbracciare tutto il mar Mediterraneo. Il 23 settembre PeaceDrums – Battiti di cuore per il Mediterraneo vuole generare un’onda di musica che da Lampedusa si diffonde nel resto del mondo, portando un messaggio di pace e di solidarietà internazionale. Come funziona PeaceDrums
L’isola di Lampedusa diventa protagonista di un evento musicale che vuole unire e abbracciare tutto il mar Mediterraneo. Il 23 settembre PeaceDrums – Battiti di cuore per il Mediterraneo vuole generare un’onda di musica che da Lampedusa si diffonde nel resto del mondo, portando un messaggio di pace e di solidarietà internazionale.
Come funziona PeaceDrums
“PeaceDrums è un concerto diffuso sul Mediterraneo. Il battito del cuore diventa palpito di pace attraverso il mare, al ritmo della musica e di migliaia di tamburi che si rispondono da costa a costa”, scrivono sul sito dell’iniziativa.
Il concerto inizia a Lampedusa al tramonto e altri concerti in città sulle sponde del Mediterraneo rispondono al segnale musicale. Con la diretta streaming la regia manda in onda, oltre al concerto nell’isola siciliana, anche gli eventi musicali che avvengono contemporaneamente in altri Paesi. Si può seguire l’evento anche sui social con gli hashtag #Play4PeaceDrums #LampedusaSuona #MediterraneoRisuona.
L’invito a musicisti e artisti è di celebrare il coraggio e il ruolo che Lampedusa ha rappresentato, in quanto destinazione di migliaia di immigrati e rifugiati provenienti dal mare.
PeaceDrums cerca fondi con il crowdfunding
L’evento sta raccogliendo fondi, oltre che tramite alcuni sponsor, anche attraverso un crowdfunding utilizzando il progetto Generosity della piattaforma Indiegogo: le donazioni servono per coprire i costi tecnici, logistici e di comunicazione e per sostenere il Conservatorio di Damasco e l’Istituto omnicomprensivo Luigi Pirandello a Lampedusa.
“PeaceDrums ha bisogno di voi, ha bisogno di diffusione fuori dai confini del Mediterraneo: fate in modo che risuoni, quella sera, l’onda di pace in tutto il Mediterraneo e che possa essere per un giorno più forte del rumore delle armi e delle carrette del mare”, è l’invito appassionato di Filippo Sciacca, ideatore del progetto.
Hanno risposto all’appello con un video di sostegno all’iniziativa vari esponenti della musica italiana tra cui AfricaUnited, Punkreas, Roy Paci e l’attore Alessandro Haber.
L’evento è organizzato dal Festival delle generazioni, l’organizzazione internazionale non profit Euro-Mediterranean music academy – di cui la presidenza onoraria è del direttore d’orchestra Riccardo Muti – e alcuni professionisti. Peace Drums è inoltre appoggiato da Emergency, Legambiente, Oxfam Italia, Arci, Slow food Sicilia, Conservatorio di Palermo e altre associazioni che si occupano di dialogo tra i popoli.
La speranza di un evento come PeaceDrums è che la musica riesca a trasmettere un messaggio di vicinanza e amicizia tra i popoli che si affacciano sul Mediterraneo, un mare che può e deve tornare a essere veicolo di scambio culturale.
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