I paesi del Golfo colpiti da un evento meteorologico estremo. Dubai sommersa, almeno 18 morti nell’Oman, disagi anche in Qatar e Bahrein.
Caffè, più della metà delle specie selvatiche è a rischio estinzione
Deforestazione e cambiamenti climatici rischiano di far sparire 75 delle 124 varietà di caffè esistenti. Con conseguenze per ambiente, economia e società.
Più della metà delle varietà di caffè allo stato selvatico, esistenti oggi in natura, è a rischio estinzione. A rivelarlo è uno studio condotto dal Royal botanic garden di Kew, nel Regno Unito, assieme alla Queen Mary University di Londra e all’università di Nottingham. Il testo – che è stato pubblicato il 16 gennaio dalla rivista scientifica Science Advances – ha analizzato la situazione di numerose foreste africane, dalla Sierra Leone al Madagascar.
Tredici varietà di caffè già in una situazione critica
Il risultato è che 75 delle 124 varietà di caffè esistenti sono ormai minacciate in modo diretto dalla deforestazione, dai cambiamenti climatici e dalle conseguenti propagazioni di malattie e di specie alloctone. In particolare, tredici sono già in una situazione critica, 40 sono considerate “in pericolo” e 22 “vulnerabili”.
Leggi anche: La tazzina di caffè ristretta dai cambiamenti climatici
Il rapporto spiega infatti che la produzione mondiale di caffè, attualmente, si basa su due macro-specie: la arabica, che rappresenta circa il 60 per cento del totale, e la robusta. Il miglioramento dei loro semi dipende proprio dalle varietà selvatiche: «Esse possiedono infatti i geni necessari per riuscire a sviluppare piante di caffè in grado di resistere alle patologie E ai cambiamenti climatici», ha spiegato Aaron Devis, responsabile della ricerca sul caffè presso I Giardini reali britannici.
A rischio il futuro di 100 milioni di produttori di caffè
Gli esperti hanno sottolineato anche il fatto che proprio quella di caffè è una pianta particolarmente a rischio poiché fortemente sensibile ai cambiamenti ambientali. In particolare, i periodi di siccità prolungata rappresentano una grande minaccia.
60% of coffee species found in the wild could soon go extinct, new research shows.
The researchers warn that climate change, deforestation, droughts and plant diseases are putting the future of coffee at risk. https://t.co/mMDlhRB6f5 pic.twitter.com/yrRHGnKS1G
— CNN (@CNN) 20 gennaio 2019
Se la produzione dovesse diventare impossibile, inoltre, il rischio è anche di generare gravi problemi sociali: «In tutto il mondo esistono circa 100 milioni di coltivatori di caffè. Qualora non dovessero essere più in grado di garantire il prodotto, è evidente che le conseguenze economiche sarebbero enormi», ha aggiunto Davis.
Leggi anche: Lavazza ¡Tierra! con One coffee, one forest: gusta un espresso e tuteli le foreste
Non a caso, un altro studio dei giardini di Kew, pubblicato sulla rivista Global change biology https://onlinelibrary.wiley.com/doi/full/10.1111/gcb.14341, aveva lanciato un allarme sull’arabica selvatica. «Con i nostri studi – ha consludo Davis – non puntiamo a creare il panico, bensì a chiedere di agire. Se non cominciamo a riflettere oggi sulla conservazione di tali risorse, domani potremmo pentircene».
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Il comune di Cantiano è stato travolto dalle alluvioni nelle Marche del 2022. Dopo un anno e mezzo, ne paga ancora le conseguenze. Ne parliamo col sindaco.
Diritto alla vita è anche protezione dalla crisi climatica, lo ha stabilito la Corte suprema indiana
La Corte suprema indiana ha aggiornato e allargato il concetto di diritto alla vita, includendovi quello a difendersi dagli impatti della crisi climatica.
Quello di quest’anno è il mese di marzo più caldo mai registrato, ben 1,68 gradi al di sopra dei livelli pre-industriali. I dati del servizio Copernicus.
La Corte europea dei diritti dell’uomo si esprime il 9 aprile su tre cause per spingere i governi ad agire per la giustizia climatica.
Arriva una proposta di legge sul clima, condivisa dagli scienziati, che spinga l’Italia verso la decarbonizzazione. Passando anche da un nuovo fisco.
Uno studio ha analizzato le ondate di caldo estremo tra il 1979 e il 2020: i fenomeni sono più duraturi e si spostano più lentamente.
A Surajpura, nello stato del Rajasatan, negli ultimi 20 anni la siccità si è fatta pressante: con un muro di fango, gli abitanti sono tornati a vivere.
Uno studio della Nasa indica un’accelerazione inquietante dell’innalzamento del livello dei mari: siamo ormai a +9,4 centimetri rispetto al 1993.