Dermatiti da pannolino, come prevenirle e curarle scegliendo i prodotti giusti

Gli eritemi dell’area inguinale sono molto diffusi nei primi anni di vita dei bambini. Per evitarli è importante seguire pratici consigli di igiene quotidiana e usare prodotti e pannolini ipoallergenici e privi di sostanze chimiche.

Come tutti i genitori ben sanno uno dei fastidi più comuni nei bambini piccoli, e in particolare nei primi due anni di vita, è quello degli eritemi che interessano l’area inguinale e il sederino. La dermatite è un’infiammazione e irritazione della pelle che riguarda la regione coperta dal pannolino, da qui la definizione comune di dermatite da pannolino. Si tratta di una condizione transitoria, legata appunto all’uso del pannolino, e facilmente risolvibile con semplici accorgimenti, ma da non sottovalutare. Se trascurata, infatti, può essere terreno fertile per infezioni problematiche, causate sia da funghi che da batteri. È fondamentale, dunque, adottare abitudini corrette e scegliere prodotti di qualità, che offrano le maggiori garanzie per la salute dei bambini.

Piedini neonato © Picsea on Unsplash
Nei primi due anni di vita la dermatite da pannolino è molto diffusa tra i bambini. Per evitarla è utile adottare corrette abitudini di igiene quotidiana e scegliere prodotti ipoallergenici e privi di sostanze chimiche © Picsea on Unsplash

Come riconoscere la dermatite irritativa

La dermatite irritativa si manifesta con un arrossamento della pelle nella zona coperta dal pannolino e in special modo nelle pieghette. Oltre al rossore, che può essere a chiazze o diffuso, si verificano a volte dei leggeri rigonfiamenti che, al tatto, possono apparire anche caldi. Spesso questo problema diventa più frequente quando il bambino inizia a stare a lungo seduto o quando comincia a mangiare cibi solidi.

Cause della dermatite irritativa

Sono molteplici: si va dallo sfregamento tra pelle e pannolino al contatto con sudore, urina e feci; variazioni nella dieta; specifiche allergie del bambino a creme, detergenti o materiali presenti nel pannolino. Ognuno di questi aspetti va affrontato con cognizione, per intervenire subito nel modo corretto.
In primis è importante osservare una serie di accorgimenti nell’igiene quotidiana, che limitino il rischio di innescare eritemi. Al tempo stesso è fondamentale scegliere detergenti, creme e pannolini ipoallergenici e dermatologicamente testati. In una parola: sicuri.

Prevenire e curare le dermatiti da pannolino

Tra i consigli pratici da seguire per prevenire gli eritemi nelle zone inguinali dei bambini, il primo è senza dubbio cambiare spesso il pannolino, per evitare la permanenza prolungata di urina e feci a contatto con la pelle. Anche la detersione deve rispettare delle semplici regole: è importante sciacquare le parti intime solo con acqua tiepida, evitando l’uso ripetuto di salviette umidificate e detergenti e comunque scegliendo sempre formulazioni delicate. Un’accortezza è anche quella di non asciugare il bambino sfregando la pelle con l’asciugamano, ma semplicemente tamponando con tessuti morbidi di cotone biologico. Mai abbondare, inoltre, con creme o paste all’ossido di zinco, da utilizzare con parsimonia e solo all’occorrenza. Altra nota di rilievo: scegliere bene la misura del pannolino, evitando taglie troppo strette, che ostacolano la traspirabilità e favoriscono il surriscaldamento interno, ma soprattutto è fondamentale scegliere pannolini realizzati con composti sicuri per la salute dei più piccoli. Cercando bene, in commercio si trovano. Inoltre è consigliabile tenere il bambino libero, senza pannolino, quando possibile, per lasciare “respirare” la pelle e dare sollievo, in caso di irritazioni già presenti. Se il problema persiste è necessario consultare il proprio pediatra, per verificare che non si tratti di irritazioni o infezioni da trattare diversamente.

Neonato - Photo by Picsea on Unsplash
Per scegliere un pannolino di qualità è importante verificare che non contenga gel chimici assorbenti e altre sostanze come profumi e ftalati, che possono irritare la pelle. © Picsea on Unsplash

La scelta del pannolino: come orientarsi

La composizione del pannolino è un aspetto importante da tenere in considerazione per orientarsi nella scelta ed è una delle prime cose a cui prestare attenzione in caso di dermatiti.
Molti degli usa e getta presenti sul mercato contengono, infatti, gel chimici assorbenti, creme anti-irritazione o lubrificanti e sostanze come profumi (usati per coprire i cattivi odori), ftalati (aggiunti alle materie plastiche per renderle più flessibili) e cloro (usato per sbiancare le materie prime). Tutte sostanze che, stando a diretto contatto con la pelle sensibile e con gli organi genitali del bambino, possono risultare irritanti e dannose e che, dunque, è utile evitare. Per essere certi che i pannolini non contengano queste sostanze bisogna affidarsi a marchi che ne indicano esplicitamente l’assenza sulle proprie confezioni.

Tra questi c’è l’italiano Nappynat, dell’azienda Olive Italia, che produce pannolini ecologici, ipoallergenici e realizzati con fibre vegetali, biofibre e biofilm. In questo caso il produttore specifica che i prodotti non contengono additivi, creme anti-irritazione o lubrificanti e che la loro formulazione è priva di parabeni, formaldeide, peg e petrolati.

I pannolini Nappynat
I pannolini made in Italy Nappynat sono ecologici, ipoallergenici e naturali.
Sono prodotti con biofibre e biofilm, senza ftalati né additivi chimici. © Nappynat

Nappynat: pannolini ipoallergenici certificati

Per una maggior garanzia e trasparenza Nappynat ha ottenuto diverse certificazioni nazionali e internazionali sulla composizione dei propri pannolini. Una di queste è la Allergy Certified, che attesta l’impiego di materie prime di origine vegetale e l’assenza di additivi e sostanze che possano causare reazioni allergiche o dermatiti irritative.

A dare conferma della qualità dei prodotti sono stati anche i test dermatologici affidati dall’azienda a laboratori esterni specializzati. Tra questi: il patch test svolto dall’Università di Padova, che certifica l’idoneità dei tessuti al contatto con la pelle delicata dei bambini, e quello dell’Università di Ferrara, che conferma la batteriostaticità dei materiali.

A verificare e confermare la totale assenza di ftalati all’interno dei pannolini sono stati i laboratori analisi Buzzi, con risultati che è possibile anche consultare personalmente nella pagina dedicata alle certificazioni del sito di Nappynat.

Una scelta di trasparenza che consente di affidarsi con più serenità a un marchio, piuttosto che a un altro, per prevenire il fastidioso problema delle dermatiti irritative. Magari spendendo poco di più, ma risparmiando in cure successive e a beneficio della salute dei propri bambini.

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