Golden retriever, origini e caratteristiche del cane che ama la compagnia

Il golden retriever, che ha da poco festeggiato i 150 anni di nascita della razza, è uno dei cani più popolari attualmente. Intelligente e versatile, si fa amare anche per le sue grandi doti caratteriali.

Cane versatile ed estremamente intelligente, il golden retriever è ormai una star sia nello sport sia nel tempo libero. Tra le varie ipotesi sulle origini della razza, quella meno assurda la fa discendere dal flat coated retriever e dal tweed water spaniel, ormai scomparso. C’è poi chi racconta di un attento cinofilo inglese, Lord Tweedmouth, che avrebbe acquistato degli esemplari di cani da caccia della razza russian retriever per poi incrociarli con il bloodhound e con il setter. In particolare furono gli accoppiamenti con il tweed water spaniel ad aver permesso di fissare le caratteristiche della futura razza.

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Se comunque Lord Tweedmouth fu il padre del golden, Mrs. Charlesworth – un’altra attenta cinofila di quegli anni – ne fu indiscutibilmente la “madre”, perché il club, il riconoscimento e il primo standard le devono molto. Per merito suo, infatti, la razza è stata classificata ufficialmente nel 1903, prima in Inghilterra, poi man mano nei paesi in cui è più diffusa, sia in Europa sia nel Nordamerica.

Il 24 luglio 2018, 361 golden retriever si sono radunati nelle Highlands scozzesi per celebrare l’anniversario della nascita della razza avvenuta 150 anni fa. Attualmente sono registrati e riconosciuti come razza unica anche se ne esistono due tipologie ben distinte: il britannico e l’americano. A sua volta, poi, l’americano si divide in statunitense e canadese. A parte queste sottili differenze, il golden retriever resta comunque riconoscibile per la sua morfologia di base e per le sue doti caratteriali.

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Il golden retriever è un cane intelligente e molto dolce, che non ama stare da solo © Pixabay

Il golden retriever, un cane socievole…

Anche se i golden retriever sono classificati come cani da riporto da terra e in acqua come il loro cugino labrador, i soggetti di questa razza sono davvero versatili e il loro impiego spazia dall’utilità alla pet therapy, dalla compagnia allo sport. “Si tratta di cani perfetti per le persone sportive, per le famiglie e per chi non vuole stare solo”, spiega Stefania Marchitelli, terapeuta del comportamento animale.

“Il golden è molto socievole sia con le persone sia con gli altri animali. Non è assolutamente adatto a chi vuole un cane da guardia o un cane indipendente, perché ama la compagnia degli uomini e dei suoi simili. È molto dolce e sicuramente non avrà problemi particolari a crescere con dei bambini, ma bisogna tenere conto che ha un carattere più sensibile del labrador, quindi non tutti potrebbero sopportare volentieri maldestre manate, dita negli occhi o tirate di pelo. La compagnia dei più piccoli andrà benissimo purché si insegni al bambino a rispettare il cane”, conclude la terapeuta.

Il parere dell’esperta è rispecchiato anche da quello di chi, con un cane di questa razza, ha condiviso anni ed esperienze. “Sono cani magnifici, ma molto ‘materiali’ per così dire – ci racconta Laura, che ha avuto per più di dieci anni un golden al suo fianco – quindi vanno controllati nel loro rapporto con bimbi e persone anziane. Soprattutto i maschi di questa razza tendono a essere irruenti. L’educazione e tanta pazienza però servono a smussare questi lati caratteriali”.

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Il golden retriever ama moltissimo l’acqua ed è spesso utilizzato come “cane bagnino” © Pixabay

… e sportivo

Nascendo come cane da lavoro, e da riporto nello specifico, il golden retriever è un cane attivo e quindi perfetto per chi lo vuole coinvolgere in attività sportive, dalla semplice corsa alla passeggiata in montagna, dalla nuotata nel mare (i soggetti della razza amano molto l’acqua) fino alle attività sportive organizzate nei centri cinofili. “L’importante è rendere sempre il golden partecipe della vita in comune – nota Stefania Marchitelli – altrimenti si avrà al proprio fianco un compagno profondamente triste e pronto a scaricare la sua energia sugli oggetti di casa, provocando danni e problemi”.

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Si tratta di cani estremamente intelligenti e facilmente addestrabili che per via della loro sensibilità apprendono facilmente, ma sanno anche scoprire i punti deboli di chi hanno accanto, usandoli per i loro scopi. Resistere allo sguardo implorante e dolcissimo di un golden è difficile, se non impossibile. “Attenzione però a non usare metodi bruschi per interagire con lui, la sua stessa sensibilità impone di lavorare sempre e solo utilizzando rinforzi positivi, limitando al massimo l’uso delle punizioni ed evitando assolutamente ogni forma di imposizione. Se vogliamo amarlo nel modo giusto dovremo imparare a comunicare con lui in maniera ferma, ma molto dolce”, conclude Marchitelli.

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Con il golden retriever bisogna comunicare in modo fermo, ma dolce © Pixabay

La salute e le cure di base da riservare a questa razza

Come molte altre razze di taglia medio/grande, i golden possono soffrire di displasia dell’anca. Si tratta di una malattia ereditaria per cui l’articolazione dell’anca (articolazione coxofemorale) si forma in maniera scorretta e, quindi, tende a muoversi e spostarsi dalla sua posizione normale. La displasia viene considerata una malattia genetica multifattoriale, per cui l’ambiente ha un ruolo importante nella manifestazione della displasia dell’anca. Per questo motivo, l’esercizio intenso e l’eccessiva alimentazione possono far sviluppare la malattia più rapidamente, soprattutto se l’animale è ancora cucciolo o giovane. Una lastra preventiva ed eventualmente i consigli e le cure di un veterinario specializzato in ortopedia potranno risolvere situazioni dubbie o già compromesse. Molti cani displasici, infatti, possono condurre una vita pressoché normale senza soffrire anche in età avanzata se si interviene preventivamente con uno stile di vita adeguato.

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Il golden retriever – come altre razze medio/grandi – può soffrire di displasia dell’anca © Pixabay

Traumi, strappi muscolari e zoppie sono ovviamente all’ordine del giorno per un cane sportivo come il golden, ma la sua sana tempra e la sua rusticità permettono di tenere sotto controllo i piccoli incidenti che possono verificarsi durante le attività sportive o le corse in campagna. In tema di patologie ereditarie il golden retrivier può soffrire anche di cataratta. In generale si può diagnosticare la malattia sin da quando il cane è cucciolo e non sempre la sua presenza interferisce con la capacità di vedere dell’animale. Tuttavia, in altri casi, può causare la perdita totale della vista, per cui è importante effettuare visite specifiche dal veterinario oftalmologo che può anche stabilire un intervento. Per quel che riguarda le cure giornaliere, il golden è un cane rustico e sportivo: una buona spazzolata periodica e un bagno in periodo di muta potranno aiutare ad avere un amico pulito e in ordine anche dopo passeggiate e attività all’aperto.

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