Milano e la mala, la mostra fotografica che racconta 40 anni di crimine in città

A Palazzo Morando una mostra fotografica documenta l’evoluzione della malavita in città attraverso 140 immagini d’epoca, reperti e quotidiani: Milano e la mala è aperta fino all’11 febbraio.

Una città è l’insieme di luoghi, persone e fatti che vi accadono e Milano e la mala è il racconto di circa quarant’anni del capoluogo milanese attraverso la fotografia di stampo giornalistico che ha documentato la malavita di quest periodo “caldo”. A Palazzo Morando fino all’11 febbraio un appuntamento imperdibile per chi ama questa città e il suo passato.

Milano e la mala. Storia criminale della città, la mostra

140 tra fotografie in bianco e nero provenienti da archivi privati e giornalistici e una serie di documenti e oggetti che ripercorrono la storia della criminalità a Milano tra la fine degli anni Quaranta e la metà degli anni Ottanta. Milano e la mala. Storia criminale della città, dalla rapina di via Osoppo a Vallanzasca, questo il titolo completo della mostra in programma a Palazzo Morando – Costume moda immagine in via Sant’Andrea 6.

Un percorso cronologico degli anni che videro in primo piano Milano per molti aspetti: le rapine, i sequestri di persona, lo spaccio di droga. Il lato oscuro della città ma anche affascinante perché i protagonisti della malavita, la “mala”, sono spesso personaggi dalle storie incredibili e romanzesche. Perfetti per un racconto a puntate e illustrato come quello in mostra. Sono nove le sale in cui si sviluppa il racconto e il consiglio è quello di utilizzare l’audioguida che grazie alla narrazione coinvolgente riesce a rendere ancora più interessante la cronaca di questo periodo storico. Quasi come sentire un radio giornale dell’epoca, davvero emozionante.

Si passa dall’auto Giulia della Polizia verde militare di quegli anni, alla celebre custodia del mitra di Luciano Lutring, dalle foto del bel Renè a quelle dei night club. Visitando la mostra, sembra di percorrere quelle strade del centro città, o di vagare tra i quartieri che anche oggi continuano ad avere problemi di criminalità, come il Giambellino. La Milano di una volta, che in bianco e nero sembra ancora più plumbea e nebbiosa che nasconde storie di malaffare, ma anche una poderosa ascesa economica che porterà ai gloriosi anni Ottanta.

Milano e la mala
Renato Vallanzasca, L’arresto di Renato Vallanzasca a Roma, 1977, Archivi Farabola

I protagonisti della mala di Milano

Se di alcuni, come il criminale Renato Vallanzasca, ci si ricorda ancora oggi, di altri altrettanto importanti nella storia della criminalità milanese si sa meno: tra i protagonisti di questa stagione e quindi della mostra ci sono anche nomi del calibro di Francis Turatello e Angelo Epaminonda.

In particolare poi sono stati dedicati dei focus a specifici fenomeni – per esempio i sequestri reali e quelli solamente minacciati, i luoghi di detenzione e le rivolte carcerarie – e ai gruppi di feroci killer come i famigerati Apaches di Epaminonda che terrorizzarono la città nei primi anni Ottanta. Oltre ai cattivi però c’è spazio per gli uomini di legge, gli eroici rappresentanti delle forze dell’ordine che cercarono e a volte riuscirono a porre freno alla dilagante criminalità milanese, in primis il commissario Mario Nardone e il futuro questore Achille Serra.

Non è una mostra per gli amanti del crimine ma per tutti coloro che amano la città di Milano, qualsiasi sia il motivo. Un po’ nostalgico, un po’ storico-sociale e culturale, questo viaggio fotografico e documentale è parte della storia di una grande metropoli italiana che ha dato il via all’ascesa economica pur essendo per lungo tempo martoriata da episodi di cronaca nera.

La mostra Milano e la mala è aperta da martedì a domenica dalle 10:00 alle 20:00 e giovedì fino alle 22:30 (la biglietteria chiude un’ora prima). Il biglietto costa 10 euro. Splendido il catalogo.

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