Salvalarte

“Salvalarte” un progeto di Legambiente. Dalla Sicilia al Piemonte per fare verifiche sullo stato di salute di monumenti artistici e storici.

E’ la sesta volta che un gruppo di tecnici di Legambiente gira
l’Italia dalla Sicilia al Piemonte per fare verifiche sullo stato
di salute di monumenti artistici e storici. “Salvalarte” si chiama
quest’iniziativa con appuntamento annuale.

Gli “ispettori” di Legambiente hanno trovato nei siti UNESCO
sostanzialmente due tipi di problemi: il primo legato
all’inquinamento o al degrado ambientale, come riscontrato nei
centri storici di Firenze, Roma, Napoli, nella Laguna di Venezia e
nelle Isole Eolie.
L’altro tipo di problema riscontrato è da ricondurre
piuttosto a una cultura dell’illegalità, cioè
abusivismo edilizio, lottizzazione e interessi di
“archeomafie”.

La Valle dei Templi di Agrigento è un esempio ben noto
perché è diventato recentemente argomento di cronaca.
Ma anche i Sassi di Matera, Villa del Casale a Piazza Armerina, la
Costiera Amalfitana, Pompei, Ercolano, i Trulli di Alberobello e il
Parco del Cilento hanno subito negli ultimi tempi questo tipo di
sopruso. Legambiente ha elaborato per ogni monumento un elenco dei
problemi.

Avere dei Beni segnalati nella lista del patrimonio culturale
mondiale UNESCO è un grande privilegio perché
attribuisce a questi un valore universale eccezionale dal punto di
vista storico, artistico o scientifico. Ma nello stesso tempo,
l’iscrizione in questa lista UNESCO impone la responsabilità
di conservare il Bene nei confronti dell’intera umanità.

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