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Si può fare sesso in gravidanza? Fino a che mese? È pericoloso? Ecco tutto quello che c’è da sapere su benefici ed eventuali controindicazioni
In una gravidanza fisiologica, priva di fattori di rischio e problemi di salute, il sesso non presenta di norma alcuna controindicazione. Anzi, una buona intesa sessuale tra i futuri genitori contribuisce a migliorare il benessere generale della coppia e, indirettamente, del nascituro. Il secondo trimestre di gestazione rappresenta per molte coppie un periodo particolarmente felice per il sesso in gravidanza: nausee e stanchezza cronica sono di norma alle spalle, la pancia ha ancora dimensioni contenute e la futura mamma può trovarsi a vivere un picco del desiderio sessuale.
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Se la gravidanza è a rischio, perché ad esempio c’è stato un distacco di placenta, o un raccorciamento del collo dell’utero, sarebbe meglio astenersi dai rapporti sessuali completi. Lo stesso vale nei casi di placenta previa, quando si presentano rischi di parto prematuro, oppure, almeno per il primo trimestre, se ci sono stati aborti in precedenza. Negli ultimi mesi della gestazione, inoltre, il sesso può essere controindicato in caso di gravidanza gemellare, perché le prostaglandine contenute nel liquido seminale possono contribuire all’induzione anticipata del travaglio. In ogni caso, è buona norma consultare il ginecologo o l’ostetrica per qualsiasi dubbio o preoccupazione.
In un momento complesso e delicato come l’attesa di un figlio, con tutti i cambiamenti che comporta sia a livello fisico che psicologico, una felice intesa sessuale può contribuire a migliorare l’intesa tra i futuri genitori. Sul piano strettamente fisiologico, inoltre, il sesso in gravidanza può costituire una sorta di esercizio per le pareti dell’utero, oltre a migliorare lo stato di salute del pavimento pelvico e l’afflusso di sangue alla placenta (e quindi al feto).
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È possibile che una futura mamma si senta in difficoltà nel vivere serenamente i rapporti sessuali, perché ad esempio teme di creare problemi al bambino, oppure perché fatica ad accettare i cambiamenti del proprio corpo. Anche i piccoli fastidi fisiologicamente presenti in quasi tutte le gravidanze (tensione mammaria, nausea, problemi digestivi) possono rappresentare dei deterrenti più o meno temporanei, così come il nuovo assetto ormonale con cui la gestante si trova a convivere. Al contrario, può succedere che sia il futuro papà a vivere con qualche problema i cambiamenti nel corpo della sua compagna, oppure ad essere preoccupato per la salute del feto. Confidarsi col proprio partner e chiedere consiglio e rassicurazioni all’ostetrica o al ginecologo è fondamentale, in questi casi, per vivere serenamente il sesso in gravidanza. D’altra parte, molte donne riferiscono di un aumento della libido e dell’intensità degli orgasmi durante la gravidanza, che può quindi diventare un periodo particolarmente soddisfacente nella vita erotica della coppia.
Il pancione in crescita, così come le eventuali tensioni al seno, potrebbero rendere difficili certe posizioni, per cui la gravidanza può diventare il momento ideale per sperimentare e cercare una nuova intesa. A partire dal terzo trimestre, quando le dimensioni dell’utero iniziano ad essere importanti, molte coppie trovano confortevole la posizione “a cucchiaio”, con entrambi i partner distesi sul fianco e il futuro papà che abbraccia la compagna. Un’alternativa è la posizione con la donna seduta sopra il compagno, in modo da non comprimere il pancione o il seno. Le alternative alla penetrazione, invece, sono perfette nei periodi in cui uno o entrambi i partner non trovano piacevole l’idea di un rapporto completo. L’importante, come sempre, è rispettarsi reciprocamente e ascoltare sempre i segnali che arrivano dal proprio corpo.
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