Il provvedimento di Amsterdam si aggiunge a quelli già adottati in altre città europee per porre un limite al numero di turisti in aumento.
Paradiso terrestre
Il mito del paradiso terrestre e della sensualità esotica, è stato spesso al centro di racconti, lettere, romanzi e relazioni di viaggi.
Il mito del paradiso terrestre e della sensualità esotica,
è stato spesso al centro di racconti, lettere, romanzi e
relazioni di viaggi. Molto spesso gli occidentali che hanno avuto
rapporti con gli indigeni delle isole del Pacifico si sono formati
un’opinione molto soggettiva dei loro costumi sessuali. Per questo,
ancora oggi, i mari del Sud sono inscindibili dall’amore come ben
sanno coloro che confezionano i depliant turistici con una hula
girl che dimena le anche.
Nelle isole polinesiane ci sono molte cose che hanno attratto e che
ancora attraggono soggetti stanchi della civiltà: il clima,
la quiete, la bellezza technicolor della natura. Ma più
forti di queste attrattive, tuttavia, sono state le notizie sulla
libera e gioiosa vita amorosa dei nativi. Dall’ammirazione
all’idealizzazione, il passo è breve. Le descrizioni dei
mari del Sud fatte dai primi viaggiatori contengono molte
informazioni ma anche molti stereotipi e pregiudizi duri a morire.
Lascivia e istinto primordiale, affermeranno coloro che hanno
attribuito ai polinesiani un costume sessuale diverso da quello
degli europei, senza tuttavia tentare di comprenderli e misurando
invece le loro abitudini con il metro della morale
giudaico-cristiana, inesistente nella Polinesia, dove, scrive Bengt
Danielsson, né uomini né dèi sono mai stati in
grado di concepire che la vita sessuale potesse essere
peccaminosa.
Ma gli ideali estetici dei polinesiani, i loro mezzi di attrazione
amorosa, l’iniziazione sessuale, le leggi del matrimonio e della
fedeltà coniugale, la sessualità e la posizione della
donna in seno alla comunità erano legati a un numero
straordinario di fattori socio-culturali. La stessa società
“Ariori”, composta da uomini e donne che viaggiavano per le isole
della Polinesia intrattenendo gli isolani con canti e danze, liberi
di avere relazioni promiscue, rappresentava un’associazione
religiosa che godeva di grande prestigio, ma i primi occidentali
non ne compresero il vero significato. Una più profonda
conoscenza delle culture del Pacifico ha considerevolmente
modificato la semplicistica concezione di paradiso sessuale e chi,
oggi, si aspetta il sogno facile e patinato dei Mari del Sud con le
sue hula girl seducenti e disponibili, e dove il tenore di vita e
le abitudini sono ormai occidentalizzate, rischia di rimanere
deluso.
Maurizio Torretti
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