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Dalle analisi dell’Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari è emerso che il settore del biologico spicca per sicurezza e rispetto delle norme.
L’agricoltura biologica, ovvero che non fa uso di fertilizzanti o pesticidi chimici di sintesi e che prevede la rotazione delle colture, comporta numerosi vantaggi, contribuisce ad esempio a salvaguardare la biodiversità e a contrastare i cambiamenti climatici. Il settore del biologico si conferma inoltre il più affidabile per i consumatori. Nel panorama delle aziende agricole e alimentari italiane, quelle biologiche si contraddistinguono infatti per il rispetto delle norme e per la qualità dei prodotti.
L’Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari, l’autorità di controllo del ministero delle Politiche agricole, ha pubblicato i dati relativi ai campioni di ortofrutta e lattiero caseari esaminati nel 2016. Le analisi, effettuate su 9.554 campioni prelevati in seguito a 38.756 ispezioni di aziende agricole e alimentari, hanno rivelato che le aziende biologiche presentano meno di un quarto delle irregolarità della media delle aziende italiane. Nel 5,7 per cento dei prodotti biologici esaminati sono state riscontrate irregolarità, mentre la media delle imprese agro-alimentari si attesta sul 23,6 per cento.
In nessuno dei prodotti con certificazione biologica esaminati, 109 campioni di frutta e ortaggi e 27 prodotti lattiero caseari, sono state trovate tracce di sostanze non ammesse nella produzione biologica, come pesticidi e additivi. “L’assoluta regolarità di prodotti ortofrutticoli e lattiero caseari biologici non è una sorpresa – ha commentato Paolo Carnemolla, presidente di FederBio – e giustifica la costante crescita del numero di consumatori che li sceglie: solo nel 2016 un milione e 200mila famiglie in più hanno messo in dispensa prodotti biologici”.
Le ragioni della maggiore affidabilità dei prodotti agroalimentari biologici sono da ricercare nella maggior efficacia del sistema di controllo, affidato a organismi di certificazione accreditati e autorizzati e all’affidabilità delle aziende biologiche. Ricordiamo però che la certificazione non sempre è sinonimo di effettiva qualità e che contraffazioni e frodi interessano anche questo settore in costante espansione.
FederBio, la Federazione italiana agricoltura biologica e biodinamica, promuove numerose iniziative per garantire il rispetto degli standard di tracciabilità e di trasparenza nel comparto biologico e per migliorare e standardizzare l’attività degli organismi di certificazione e delle imprese del settore. Tra queste la creazione del progetto informatico FederBio Integrity Platform, ideato per gestire tutti i dati sulle superfici e la tracciabilità delle produzioni e delle transazioni per le materie prime biologiche per mangimi, cereali e granaglie.
Oltre alla piattaforma per la tracciabilità di cereali e granaglie, nel corso del 2017 saranno accessibili anche altre piatteforme di tracciabilità, tra cui quella dell’olio d’oliva, uno dei prodotti a maggior rischio di alterazione e contraffazione, per seguire l’intero ciclo di vita dei prodotti che finiscono sulle nostre tavole, dal campo allo scaffale.
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