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I sistemi solari passivi sono tutte le tecnologie utili a distribuire il calore all’interno degli edifici d’inverno e aumentare la ventilazione d’estate
I sistemi solari passivi consistono nell’insieme di tecnologie e accorgimenti costruttivi utili ad assorbire, mantenere e distribuire il calore all’interno degli edifici durante il periodo invernale e proteggersi dalle radiazione solari, aumentando la ventilazione, durante il periodo estivo. Il comune denominatore di questi interventi è il rapporto che gli elementi che costituiscono il sistema hanno con il sole.
Tradizionalmente tali sistemi sfruttano solo fenomeni naturali mentre in alcuni casi, per aumentarne l’efficacia, soprattutto nella fase di distribuzione del calore, vengono affiancate a ventilatori o pompe elettriche. In questo caso sono chiamati sistemi solari attivi.
I sistemi solari passivi dovendo lavorare in modo quasi antitetico durante la stagione fredda e calda non possono prescindere da una accurata calibrazione di tutti quei fattori che regolano lo scambio termico tra esterno e interno. In generale un sistema solare passivo è costituito da un collettore solare, molto simile nella concezione al pannello solare termico. La differenza sta nel fatto che il fluido scaldato non sarà acqua ma aria, immessa nello spazio da riscaldare per portare calore.
Il processo è semplice: si utilizza una superficie captante trasparente accoppiata ad una superficie assorbente di colore scuro, opportunamente orientate per captare la maggiore quantità di raggi solari. A queste è associato un elemento di accumulo, generalmente integrato nella struttura edilizia, costituito da materiale in grado di assorbire il calore e di rilasciarlo lentamente all’interno dell’edificio. Questo sistema deve essere integrato con dispositivi di controllo (come alberi, siepi, persiane, frangisole, torri del vento) che regolino lo scambio termico tra interno/esterno, giorno/notte, inverno/estate promuovendo o mitigando gli effetti della ventilazione, soleggiamento e umidità.
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