
Brasile, una sentenza rischia di cacciare gli indigeni dalle loro terre
In Brasile la corte suprema sta per emettere una sentenza che potrà cambiare per sempre la vita di migliaia di indigeni che della foresta amazzonica.
In Brasile la corte suprema sta per emettere una sentenza che potrà cambiare per sempre la vita di migliaia di indigeni che della foresta amazzonica.
Un gruppo legato all’Isis, ma teoricamente inviso ai talebani, ha rivendicato gli attacchi suicidi che hanno ucciso almeno 90 persone a Kabul.
Con il ritorno dei talebani in Afghanistan si teme per il futuro, i diritti e la vita delle donne. Vent’anni di conquiste non devono essere cancellati.
Un ex marine britannico, fondatore di un’associazione che in Afghanistan si prende cura di cani e gatti, chiede che il suo staff possa lasciare il paese in sicurezza.
Le autorità locali hanno confermato che il terremoto ad Haiti ha causato almeno 1.419 morti dopo la scossa di magnitudo 7,2 nella nazione caraibica.
Il governo di Ashraf Ghani si è arreso ai talebani, che in dieci giorni hanno conquistato l’Afghanistan. Migliaia in fuga. La situazione in tempo reale.
Nei giorni scorsi un incidente navale nel Mar Nero, in Russia, ha causato una perdita di petrolio definita non preoccupante. Ora un’indagine indipendente ha rivelato uno scenario critico, con flora, fauna e turismo a rischio.
L’Articolazione dei popoli indigeni del Brasile (Apib) si è rivolta al tribunale dell’Aja, contro il presidente Jair Bolsonaro. L’accusa è di crimini contro l’umanità, genocidio ed ecocidio.
Dal 12 al 22 Agosto, con il motto #YouAreIncluded, Copenaghen ospiterà il WorldPride e gli EuroGames insieme alla città gemella di Malmö, in Svezia.
La generazione rubata sono gli oltre 100mila indigeni sottratti alle loro famiglie, per assimilarli alla cultura dominante australiana. Oggi i superstiti verranno risarciti dallo stato.