Guerre, disuguaglianze e crisi climatica rallentano la corsa agli obiettivi di sviluppo sostenibile: solo il 19 per cento raggiungibili entro 5 anni.
Spesso chi soffre di solitudine non se ne rende conto, ma può essere la causa di molte patologie, comun denominatore di tutte le malattie mentali.
Come per un esplosivo effetto serra, al chiuso della propria mente,
o della propria famiglia, i problemi sembrano ingigantirsi,
assumere drammaticità e perdere i loro contorni reali.
La solitudine, quella subita più o meno consapevolmente,
è terreno di coltura di molte patologie, comun denominatore
di tutte le malattie mentali, causa ed effetto di qualsiasi
dipendenza. Da sempre la funzione della comunità è di
contrastare, con la condivisione degli eventi principali della
vita, gli effetti della solitudine.
Spesso l’isolamento non è percepito da chi ne soffre:
immersi nella folla della città, a contatto con colleghi e
vicini, sembra l’ultimo dei problemi.
Eppure le relazioni si svolgono fra maschere omologate, secondo
copioni difensivi, non fra persone reali. Ci si costruisce una
facciata socialmente desiderabile, simile ai sorridenti modelli
offerti dalla televisione, e se l’operazione ha successo, gli altri
ce la restituiscono come specchi; ma quest’immagine, che si
è voluta dare, ci è poi estranea. Il nucleo vero del
se’, protetto da un bozzolo che lo difende, ma lo isola, non viene
mai riconosciuto.
La paura del giudizio altrui blocca la spontaneità con cui
la fragilità vorrebbe emergere; le persone più
vulnerabili si vergognano di mostrare la propria umanità,
preferiscono nascondersi e recitare una parte standard.
Alla fine non si riesce più a condividere i propri stati
d’animo con nessuno, nemmeno con se’ stessi. E il risultato
è una profonda e inspiegata sofferenza, o azioni estranee a
se’ stessi. Si sa che il simile cura il suo simile, come in
omeopatia: il contatto reale con chi ci assomiglia anche solo per
alcuni aspetti profondi è terapeutico. Le terapie di gruppo
e i gruppi di autoaiuto funzionano, al di là delle tecniche,
proprio per questo effetto aspecifico dell’essere con dei simili:
si possono aprire porte e finestre, lasciar entrare ed uscire la
vita e le emozioni, sdrammatizzare e perdonarsi.
Olga Chiaia
Psicologa Psicoterapeuta
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
![]()
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Guerre, disuguaglianze e crisi climatica rallentano la corsa agli obiettivi di sviluppo sostenibile: solo il 19 per cento raggiungibili entro 5 anni.
Sono passati 10 anni da quando l’Onu ha fissato gli Obiettivi di sviluppo sostenibile, inizia il countdown: ASviS fa il punto della situazione.
Tra inflazione e tagli agli aiuti, i progressi per azzerare la fame nel mondo sono ancora troppo lenti. Lo testimonia il rapporto Sofi2025.
Il futuro dei nomadi dell’India, i Fakirani Jat e i Rabari, è incerto. Tra tensioni geopolitiche e un clima che cambia, il patrimonio antropologico delle popolazioni nomadi è a rischio.
Uno studio di Ipes-Food rivela fino a che punto la produzione di generi alimentari sia legata ancora ai combustibili fossili.
Descritto dai dati delle piattaforme Microsoft, il lavoro d’ufficio è un flusso incessante di mail, riunioni e notifiche che soffocano la concentrazione.
La pista da bob di Cortina, dopo mesi di polemiche, è stata effettivamente costruita. Il commissario di Governo Simico racconta come ha portato in porto il progetto.
Troppe generalizzazioni, troppo spazio a guerre e povertà, poco ad ambiente e cultura e alle voci vere: lo dice il rapporto di Amref e Osservatorio Pavia.
Nel 2024 spesi 2.718 miliardi di dollari in armi, in un clima crescente di tensione. E le guerre rischiano di trasformarsi in profezie che si avverano.