Sonica 07: eppur si muove

Sonica 07: eppur si muove Si pensa che Galilei la pronunciò davanti al tribunale dell’inquisizione, cercando di provare la sua teoria contro l’accusata ereticità. Frase che in gergo giornalistico viene ancoora usata per esprimere un dubbio che resiste alle rassicurazioni. Ma cosa c’entra questo con I festival e la musica del futuro. Succede che ancora

Sonica 07: eppur si muove

Si pensa che Galilei la pronunciò davanti al tribunale
dell’inquisizione, cercando di provare la sua teoria contro
l’accusata ereticità.
Frase che in gergo giornalistico viene ancoora usata per esprimere
un dubbio che resiste alle rassicurazioni.

Ma cosa c’entra questo con I festival e la musica del futuro.
Succede che ancora prima delle grandi corporazioni, delle
istituzioni e della cultura popolare, persone che ricercano nelle
avangardie dell’arte capiscono che ogni tema da affrontare in
questo dopo millennio porta li.

La musica è arte si sà, ma è anche
aggregazione, ed è vero che basta lei ad unire persdone e
coscienze ma è anche vero he da quel famoso festival di
Monterey nel ’67 la musica funge da collante per le culture
giovanili ed in espansione.

Oggi, dopo il protocoloo di Kyoto l’energia da fonti
rinnovabili, il motore a idrogeno sono proprio lungimiranti ragazzi
che attraverso eventi di straordinaria ricerca portano al pubblico
assetato di musica un messaggio che ha a che fare con l’ambiente.
Nel ’67 era “peace&Love” ora nell’era dell’elettronica, sembra
un paradosso ma il messaggio è “rispetto per l’ambiente
& ritorno alla natura”.

Sonica 07, parte da questi presupposti il sottotitolo della 4
edizione “Celebrating Nature” celebrando la natura, capiamo come –
Sonica è un festival di musica ‘Avanzata’. 5 giorni di
sperimentazioni sonore nella più avanguardistica musica del
pianeta, che va dale nuove forme di Trance elettronica da ballo
fino alle morbide sperimentazionei della dub d’ascolto.

Ma quello che sia crea all’interno del festival è molto
di piu. 30 Ettari all’interno del parco delle 5 terre e la vista
che spazia fino al mare tirreno. In un posto così fra
conifere licheni e animali allo stato brado la coscienza delle
persone viene toccata dall’impatto con la natura riportandoci ad
una dimensione piu ‘Olistica’ della vita e del divertimento.

Oltre alle aree musicali,una “Zona Culturale” con seminari,
lezioni, proiezioni etc che vanno dala bio-transgentica alla
cultura ed arte psichedelica negli anni. Una “Healing Zone” dove
rialssare spirito e orecchi magari con un massaggio shiatzu o un
tè al papavero ed echinacea.

Attorno a noi, gli italiani sono in minoranza nonostante ci
troviamo in Liguria, Israeliani, Indiani , Giapponesi e tedeschi si
scambiano sorrisi abbracci ed un asciugamano sul prato.

E vero nel dance floor la musica spinge forte ed ininterrotta ma
noi pensiamo a tanti anni fa quando le pratiche animiste mistiche
non erano poi cosi diverse grazie alla frensia di tamburi e
percussioni, poi pensiamo alla cultura popolare
contemporanea… Il rave prima dell’attaco finale… La
gente pensa a divertirsi e vero ma pensa anche che forse questi 5
giorni di utopia pure: amore, fratellanza, rispetto per l’ambiente
e cultura…un giorno, se facciamo in fretta possono essere la
realtà concreta e globale. Io cammino fra Verdi
radure…bassi potenti e suoni psichedelici si mescolano con la
psichedelia endogena della natura…per un momento mi sento in
quella scena di matrix ..tutti rapiti dalla musica a dall’energia
di un ambiente sempre piu in pericolo che per 5 giorni sembra
essere davvero la nostra casa e non il nostro combustibile.

Powerstock invece è alla prima edizione forse un
pò più pop e meno utopistico ma sicuramente utile dal
punto di vista mediatico. Si tiene ad Abanella (SA) all’intrerno di
un parco eolico, il tema è l’acqua e c’è il
patrocinio dell’unisco. Apre le danze Jean Michelle Jarre, papa
dell’elettronica moderna e poi due giorni con Klaxons,
Almamegretta, Mr Oizo e tanti altri e ancora tutti a ballare
consapevoli che l’energia rinnovabile è l’unica alternativa
per il futuro, celebrandolo con la musica pop del futuro.

Entrambi gli eventi (Mastodontici) sono costati zero
all’ambiente grazie a Impatto zero e altri progetti analoghi,
volontari che riciclano in cambio di un biglietto gratis e la
coscienza collettiva che ci porta a stare attenti a cio che
consumiamo, sacchetti in mater b, doccie a pannelli fotovoltaici e
generatori a bio-diesel. Ancora una volta l’esempio arriva dal
basso… quello concreto. Se contiamo che c’è stato pure
il Live earth bè..l’inquisizione è finita. Saranno
tempi duri per musica e ambiente… ma insieme pare
riguadagnino nuova linfa…”Si muove e come se si muove”.

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