Tracey Lund era in vacanza alle isole Shetland, a nord della Scozia, e ne ha approfittato per una sessione fotografica. “La fotocamera dslr presa a noleggio, nella custodia impermeabile, è stata collegata al sistema polecam e calata in acqua. Migliaia di sule erano nel cielo sopra di noi e poi hanno iniziato a tuffarsi in
Steve McCurry a Torino, il suo mondo alla Reggia di Venaria
È un fotografo amato e conosciuto in tutto il mondo e un suo scatto in particolare è diventato un’icona universale, il ritratto di Sharbat Gula sarà una delle fotografie di McCurry a Torino, in mostra alla Reggia di Venaria. Da aprile a settembre. McCurry a Torino con il suo mondo Nell’imponente Citroniera delle Scuderie Juvarriane della Reggia di
È un fotografo amato e conosciuto in tutto il mondo e un suo scatto in particolare è diventato un’icona universale, il ritratto di Sharbat Gula sarà una delle fotografie di McCurry a Torino, in mostra alla Reggia di Venaria. Da aprile a settembre.
McCurry a Torino con il suo mondo
Nell’imponente Citroniera delle Scuderie Juvarriane della Reggia di Venaria, il grandioso complesso monumentale alle porte di Torino, Patrimonio dell’Umanità e capolavoro ai vertici dell’architettura barocca e del paesaggio europei, sono in mostra gli scatti di Steve McCurry. 250 fotografie dalle grandi dimensioni che ripercorrono molta della carriera di McCurry e raccontano i suoi viaggi e il mondo.
È un’occasione da non perdere per molti motivi: è esposta una serie inedita di foto in bianco e nero scattate da Steve McCurry tra il 1979 e il 1980 nel suo primo reportage in Afghanistan, dove era entrato insieme ai mujaheddin che combattevano contro l’invasione sovietica. Scatti mai pubblicati che regalano emozioni diverse dalle immagini a colori alle quali McCurry ci ha abituato.
Un’altra chicca della mostra “Il mondo di Steve McCurry” è il suo ritratto più famoso esposto insieme ad altri due scatti, uno dei quali realizzato da McCurry a distanza di oltre 17 anni, dopo aver finalmente ritrovato alla fine di una lunga ricerca la protagonista, Sharbat Gula. La storia di un attimo, di un clic, che racconta non solo la vita di quella bambina, ora donna, ma di un popolo. Il luogo è il campo profughi pakistano di Peshawar.
Anche altre immagini ci fanno riflettere e sono testimonianze vivide degli orrori nel mondo: la guerra, la violenza e le atrocità negli scatti che vanno dalle Torri gemelle fotografate dal suo studio a New York alla guerra del Golfo, dalla guerra in Afganistan al Giappone dopo lo tsunami, dai bambini soldato reclutati in particolare nel Medio Oriente al dolore degli ospedali. La fotografia che denuncia e documenta senza filtri ciò che accade.
Il progetto Tierra
Visitare “Il mondo di Steve McCurry” significa vedere 2 mostre fotografiche: sono esposti infatti 40 suggestivi scatti, realizzati da McCurry in Africa, America Latina e Asia nell’ambito di ¡TIERRA!, il principale progetto di sostenibilità realizzato da Lavazza e da lui condiviso documentando con il proprio stile inconfondibile i volti e le realtà delle comunità coinvolte. Un viaggio fotografico di 10 anni che riflettono il suo sguardo sul lavoro e sulla vita quotidiana dei produttori di caffè, intorno a cui ruota tutto il progetto firmato Lavazza.
La mostra è aperta da martedì a venerdì ore 9.00 – 17.00; sabato, domenica e festivi ore 9.00 – 18.30, lunedì chiuso. Il biglietto costa 12 € e comprende l’audioguida.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Quando l’arte trova “casa” nel paesaggio, possono nascere luoghi di racconto che vanno al di là delle opere stesse. Il risultato è spesso sorprendente.
“Guarda qui, questa è la zampa di un cucciolo di rinoceronte, usata come portamatite: le persone non sanno che esiste un mercato del genere. Sì, magari vedono le foto sui social dei cacciatori in posa col proprio trofeo di caccia, ma non pensano che qualcuno sia in grado di fare questo”. Britta Jaschinki, fotografa-attivista di
Gyula Halasz è il suo vero nome, ma per tutti è solo Brassai. Il fotografo naturalizzato francese — che in realtà francese non è — è stato definito l’occhio di Parigi, perché qui visse a lungo, considerandosi a pieno un suo cittadino e lasciando come testimonianza del suo profondo legame con la città, alcuni reportage
Al Mudec di Milano un percorso espositivo analizza le influenze dell’arte primitiva nelle opere dell’artista spagnolo. Per sapere tutto su Pablo Picasso.
Al Museo di storia naturale di Milano la maestria e la pittura dal carattere fortemente naturalistico di Marco Grasso incantano.
L’inizio del nuovo anno e l’imminente break natalizio sono un’ottima occasione per visitare musei e gallerie e godere delle migliori mostre d’arte in programma per il 2024. Come ogni anno, vi segnaliamo la nostra top 10 tra la vasta programmazione espositiva in Italia per girare il paese e nel frattempo approfondire o scoprire artisti e
Oggi ha 94 anni ma da quando ne ha 10 fa arte: Yayoi Kusama è forse la più nota e iconica artista giapponese e a Bergamo la sua mostra ha già numeri da record.
La fotografia aiuta a capire, rende visibile ciò che non lo è, risveglia le coscienze. Una selezione di appuntamenti da non perdere fino alla fine del 2023.